UNITUS: “Cultura, turismo e territorio. Risorse per uno sviluppo sostenibile”

di ARIADNA BULAT –

VITERBO – E’ iniziato oggi il Festival della Scienza e della Ricerca, edizione 2020, organizzato dall’Università degli Studi della Tuscia, con la conferenza online “Cultura, turismo e territorio. Risorse per uno sviluppo sostenibile”. Sono intervenuti Fabrizio Maria Arosio, primo ricercatore e responsabile del Servizio Reti territoriali e ambientali e Maria Teresa Santoro, prima tecnologa e responsabile delle indagini sul Turismo, Capacità e Movimenti dei servizi ricettivi.

Gli ospiti hanno cercato di raccontare attraverso la loro esperienza come la rappresentazione quantitativa dei fenomeni culturali e turistici possa contribuire a descrivere e misurare la pressione esercitata dal sistema produttivo sul territorio e sull’ambiente e il difficile equilibrio tra lo sfruttamento delle opportunità produttive e il rischio di erosione delle risorse disponibili.

Fabrizio Maria Arosio ha iniziato la conferenza con un discorso sulla sostenibilità: “Io sostengo che la sostenibilità possa essere definita come la capacità di coniugare, da una parte l’aspirazione dei paesi e delle generazioni ad avere un livello e una crescita del benessere che rappresenta il motore dello sviluppo e dall’altra parte il dovere di soddisfare anche bisogni delle generazioni che verranno. Si tratta di un concetto che dovrebbe toccare in modo diretto l’interesse delle giovane generazioni. La capacità del pianeta di sopportare i ritmi di crescita, di produzione e di consumo hanno una scadenza attuale e questa scadenza è ormai incombente e la politica ha capito attraverso la scienza che è partito un conto alla rovescia.”

La sostenibilità coinvolge tre dimensioni: l’ambiente, l’economia e il sociale e quindi si deve cercare commuovere un modello di sviluppo che sia in grado di garantire allo stesso tempo sia l’equilibrio economico, ma accanto a questo anche quello ambientale e sociale. Per garantire questo modello di sviluppo si è stabilita l’Agenda di Sviluppo 2030 – sottoscritta da 193 paesi – che prevede 17 obiettivi specifici proposti dalla politica e delle scadenze per attuare leggi, interventi e investimenti in modo da garantire l’equilibrio tra economia, ambiente e sociale.  https://www.istat.it/it/benessere-e-sostenibilit%C3%A0/obiettivi-di-sviluppo-sostenibile/quali-sono-i-17-goals

“Lavorando in questo settore, posso dire che il nostro paese ha risposto a questa chiamata e l’ha fatto sostanzialmente producendo un rapporto sugli obiettivi di sviluppo sostenibili, pubblicato il maggio scorso. Contiene oltre 320 misure statistiche-indicatori che servono a misurare la capacità di raggiungimento dei 17 GOAL ma addirittura di ciascuno 169 target in cui sono articolati questi GOAL.” – ha aggiunto il primo ricercatore del Servizio Reti territoriali e ambientali, Fabrizio Arosio.

Successivamente ha preso la parola Maria Teresa Santoro, concentrandosi principalmente sul turismo: “Dal punto di vista economico, il turismo in Italia pesa per circa il 6% del valore aggiunto dell’intera economia nazionale. Nel anno 2019 le presenze sono cresciute e sono arrivate a 436,7 milioni con una variazione positiva rispetto all’anno precedente del  1,8%. L’Italia è sul quarto posto in Europa per numero di presenze, dopo la Spagna, la Francia e la Germania. La regione con il più alto numero di turisti è il Veneto, 16,4% delle presenze totale nazionale, seguono poi la Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Lazio. Queste cinque regione fanno il 55% delle presenze dell’intera nazione.”

Gli effetti positivi del turismo sul territorio – ha continuato Maria Santoro – sono, da un lato il fatto che i turisti consumano, spendono, quindi, tutte le imprese e le attività attorno al turista aumentano i propri redditi e l’occupazione. Molto spesso il turismo svolge anche un ruolo attivo ed è il propulsore per finanziare progetti di conservazione del patrimonio culturale e tradizionale. Ad esempio durante i festival, avvengono una serie di scambi culturali tra i turisti e la gente del posto. Tuttavia però ci sono anche degli effetti negativi da tenere sotto controllo, bisogna essere attenti da non ingolfare le destinazioni dal momento che il turismo porta all’aumento dei rifiuti, dell’inquinamento, alla distruzione dei paesaggi e l’aumento delle tensioni sociali.

Ultimamente si parla e si promuove il “turismo sostenibile“, il quale permette di soddisfare i bisogni del turismo senza compromettere la possibilità per le future generazioni di poter usufruire delle medesime risorse.

Tutti gli eventi sono liberamente aperti al pubblico, ma per motivi organizzativi è richiesta la prenotazione.

Il programma completo del festival è disponibile sul sito dell’Ateneo, alle pagine dedicate all’iniziativa http://www.unitus.it/it/dipartimento/unitus/festival-della-scienza/articolo/festival-della-scienza-2020

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