Unitus, nuovo accordo di collaborazione scientifica con la tedesca Proxima Fusion 

VITERBO – Il Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa (DEIM) dell’Università degli Studi della Tuscia (Unitus) avvia una nuova collaborazione di ricerca con l’impresa Proxima Fusion (www.proximafusion.com), spin-out del Max Planck Institute for Plasma Physics (IPP). Proxima Fusion, co-fondata e amministrata dal giovane fisico viterbese Francesco Sciortino, progetta centrali a fusione nucleare basate sul concetto denominato “Stellarator”, con un approccio basato innanzitutto sulla simulazione multifisica e ingegneristica e tecniche di “machine learning”. Obiettivo dell’impresa tedesca non è solo dimostrare le prestazioni fisiche e la fattibilità ingegneristica, ma anche l’attrattività commerciale di queste particolari centrali che consentiranno di produrre energia pulita a costi contenuti replicando il processo di fusione che alimenta le stelle. Proxima Fusion ha già avviato diverse collaborazioni internazionali  con altri istituti di ricerca, università, aziende del settore energetico e fornitori di tecnologie chiave in tutta Europa per realizzare le prime centrali a fusione nella metà degli anni ‘30. Dopo aver completato con successo un round di finanziamento di venture capital di circa 8 milioni di euro nel 2023, l’azienda sta espandendo il proprio team con nuove assunzioni per la propria sede di Monaco di Baviera. La collaborazione con Unitus interesserà principalmente la modellazione numerica, analisi e ottimizzazione del “Balance of Plant” (BoP) di un ambiente di fusione nucleare, coordinata da Andrea Luigi Facci, professore di macchine a fluido. Uno degli obiettivi principali dell’attività di ricerca sarà quello di determinare una soluzione tecnico-economica ottimale del sistema prescelto tenendo conto della maturità tecnologica dei componenti, della fattibilità del sistema e del costo dell’elettricità che sarà prodotta dalla centrale. Responsabile dell’accordo è Giuseppe Calabrò, professore di elettrotecnica, recentemente inserito insieme al collega Pierluigi Fanelli, docente di costruzioni meccaniche, come esperto nella “Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile”, istituita dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), un network (imprese, istituzioni di ricerca, università) strutturato il cui obiettivo è creare un punto di sintesi e convergenza nazionale sulle diverse iniziative del settore nucleare avanzato.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE