Unitus presenta “SKILLBILL”, un Progetto che accompagnerà l’Europa verso gli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050

VITERBO – L’Università della Tuscia, in collaborazione con altre 3 università, imprese e associazioni europee, si accinge ad avviare le attività relative al progetto SKILL BILL (Skill to Boost Innovation and professional fulfiLLment in a sustainable economy) finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma europeo “Sustainable, secure and competitive energy supply” di Horizon Europe.

Il progetto del valore complessivo di poco meno di 2,5 milioni di euro vede l’Ateneo viterbese impegnato nella realizzazione di un corso internazionale di Master di I livello con l’obiettivo di sviluppare una base tecnico-culturale ampia e solida per accelerare la diffusione delle energie rinnovabili. Unitus ha ricevuto un contributo di oltre 270.000 euro ed affronterà la tematica della sostenibilità energetica dal punto di vista tecnologico, formativo ed economico-sociale. Il Master si terrà in lingua inglese e si avvarrà di avanzate metodologie didattiche basate sulla realtà virtuale ed aumentata per facilitare l’apprendimento di studenti anche provenienti dal mondo imprenditoriale.  Il progetto contribuirà ad aumentare l’offerta formativa internazionale dell’Università della Tuscia grazie anche ad un coinvolgimento attento e diretto di importanti stakeholder del mondo industriale e dei servizi interessati ad offrire tirocini e periodi di studio e formazione in azienda. È ampiamente documentato che il processo di condivisione delle conoscenze è il punto fondamentale per sostenere lo sviluppo, il mantenimento e l’aggiornamento delle competenze soprattutto in un settore che coinvolge ambiente, società ed economia come quello dell’energia. La guida scientifica del progetto per Unitus è affidata ad Andrea Luigi Facci professore del Dipartimento di economia, ingegneria, società e impresa (DEIM), coadiuvato da diversi ricercatori del gruppo di ingegneria, Gabriele Loreti, Ilaria Armentano e Ilaria Baffo. Il progetto, avente come capofila la società AzzeroCo2, già partner industriale di altri progetti di ricerca sviluppati dall’Ateneo, avrà una durata triennale e mira a coinvolgere il numero più ampio di operatori del settore locali, nazionali ed internazionali.

 

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