VITERBO – Si è svolto presso il Polo di Civitavecchia dell’Università degli Studi della Tuscia, l’evento Dialoghi sull’Energia: Transizione e Sicurezza Energetica. L’incontro ha rappresentato un momento di riflessione e confronto sul futuro del sistema energetico italiano, con un focus sul gas naturale e sul ruolo strategico del territorio di Civitavecchia.
L’evento, introdotto dal Direttore Generale di Tirreno Power, Fabrizio Allegra, e dal Sindaco di Civitavecchia, Marco Piendibene, ha visto la partecipazione di rappresentanti di primo piano delle principali aziende energetiche, del mondo accademico e delle istituzioni locali e nazionali. Tra gli argomenti principali affrontati, il contributo del gas naturale come elemento di stabilità nella transizione verso un sistema energetico sempre più rinnovabile e la necessità di politiche integrate per la sicurezza del sistema elettrico.
Gli interventi, moderati da Cheo Condina de Il Sole 24 Ore, hanno coinvolto professionisti di rilievo, tra cui dirigenti di aziende leader del settore e rappresentanti delle istituzioni, come parlamentari e membri della Regione Lazio. Le discussioni hanno messo in luce le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e le strategie per coniugare transizione energetica e sviluppo economico.
Per quanto riguarda la formazione, è intervenuto Stefano Poponi, professore associato dell’Università degli Studi della Tuscia e presidente della Fondazione ITS Lazio, che ha messo in luce il ruolo cruciale dell’ateneo, con particolare riferimento al polo di Civitavecchia, nella promozione della ricerca. Il professore ha poi evidenziato anche il dinamismo dell’Istituto Tecnico Superiore per l’Energia del Lazio (ITSEL), esempio concreto di eccellenza nel campo dell’efficienza energetica, con un focus su green economy e sostenibilità ecologica.
La sinergia tra Università, istituti di alta specializzazione, imprese e istituzioni può essere un motore di sviluppo fondamentale per il territorio di Civitavecchia, creando una rete di collaborazione che arricchisce e valorizza le risorse locali. Questo tipo di cooperazione permette di sviluppare e diffondere competenze innovative, in grado di rispondere alle sfide moderne e di rafforzare il legame con la comunità locale.