Unitus tra le prime 300 Università al mondo per impatto e diffusione dell’attività di ricerca

VITERBO – La rivista specializzata in temi universitari Times Higher Education (THE) ha reso noti il 12 settembre 2022 i risultati del prestigioso World University Rankings 2023 –  che nel classificare quest’anno 1799 università a livello mondiale – quasi 150 in più rispetto all’edizione precedente – ha confermato la presenza dell’Università della Tuscia nella fascia 501-600 a livello internazionale collocandola, inoltre, 26esima su 55 Atenei italiani presenti nella classifica nazionale che include 4 università in più rispetto alla precedente edizione.

Nelle diverse macro-dimensioni prese in considerazione dal ranking THE-WUR, l’Università della Tuscia si colloca al 287esimo posto a livello mondiale per le citazioni dei propri prodotti della ricerca, dimensione che attraverso il numero medio di volte in cui il lavoro pubblicato da un’università viene citato a livello globale, evidenzia il ruolo delle università nella diffusione di nuove conoscenze e idee.

Ottimo posizionamento, tra le prime 500 università al mondo, con un balzo importante in avanti rispetto alla precedente edizione (quasi 400 posizioni in più), per la dimensione che analizza il trasferimento delle conoscenze attraverso le entrate per attività di ricerca dall’industria e conto terzi (industry income to academic staff).

“La nostra presenza nel ranking di THE che, ogni anno, seleziona un numero crescente di migliori università al mondo è motivo di soddisfazione e in quest’ottica la conferma del nostro posizionamento è il segno che il nostro ateneo ha ormai una dimensione internazionale consolidata” afferma Stefano Ubertini, Rettore dell’Ateneo. “La performance ottenuta è molto buona, soprattutto nella ricerca – dove il nostro Ateneo dimostra di avere un ruolo importante nella diffusione delle conoscenze – e nel trasferimento delle conoscenze, dimostrando un’ottima capacità di esternalizzare l’innovazione e di interfacciarsi con il mondo imprenditoriale. Buona altresì la posizione per le attività didattiche e l’internazionalizzazione, aspetti per i quali si osservano avanzamenti nella classifica, ma dove sono possibili ancora ulteriori margini di miglioramento.”

“La metodologia di costruzione del ranking THE WUR” aggiunge Luca Secondi Delegato del Rettore per il posizionamento nazionale ed internazionale “si basa su dati relativi a didattica, ricerca, trasferimento tecnologico e dimensione internazionale. Per i primi due ambiti sono presenti indicatori specifici che si riferiscono alla reputation survey, un’indagine campionaria su base annuale, che ha portato a considerare l’opinione di oltre 40,000 accademici a livello mondiale con l’obiettivo di fornire una valutazione sul prestigio percepito delle istituzioni universitarie nell’insegnamento e nella ricerca”.

 

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