Urbanistica, M5S Lazio: “Con legge su scantinati caos urbanistico e nessuna attenzione alla salute delle persone”

ROMA – Dichiarazione del Gruppo M5S alla Regione Lazio

“La Proposta di Legge del centrodestra per trasformare i vani e i locali seminterrati in abitazioni, che in numerosi punti contiene deroghe ai limiti, alle prescrizioni ed ai regolamenti edilizi vigenti, libera la strada ad una deregulation urbanistica per motivi che sembrano essere legati più ad interessi economici che ad una attenzione verso la pianificazione territoriale, la sicurezza e la salute delle persone.

Respingiamo una legge completamente tesa ad alimentare speculazioni edilizie, addirittura con agevolazioni e sgravi fiscali, che non tiene conto dell’impatto che tali cambi di destinazione d’uso possano avere sulla vivibilità dei quartieri, soprattutto quelli ad alta densità abitativa.

Una proposta che si contraddice da sola, che viene illustrata dai proponenti come uno strumento per ridurre il consumo di suolo e nel contempo, per forza di cose, prevede la realizzazione di nuove aree parcheggio in funzione dell’aumento del numero dei residenti. Aree parcheggio che tra l’altro dovranno essere realizzate non dai costruttori, ai quali spetterà solo il versamento di una somma una-tantum, ma dai Comuni, i quali dovranno preoccuparsi di individuarle e poi realizzarle, con costi nettamente superiori alla “tassa” versata e che ricadranno sulla comunità.

Nessuna attenzione è stata posta alla salubrità dei locali che si andranno a recuperare, la stessa presenza di gas radon, che a volte si trova negli scantinati e che rappresenta la seconda causa di tumore ai polmoni, secondo la proposta di legge, dovrà essere verificata entro due anni dal cambio di destinazione d’uso e entro i due anni successivi procedere alla bonifica. Questo significa che per quattro anni si consentirà alle persone, magari anche con bambini, di vivere in locali insalubri, oltre che sotto terra, e ammassate in quartieri che diventerebbero sovraffollati come dei veri e propri formicai.

Se questa è la cultura dell’abitare della destra, noi la pensiamo in maniera completamente diversa e contrasteremo con tutti gli strumenti democratici a nostra disposizione questa proposta di legge che genererà una trasformazione dell’architettura urbana senza alcuna implementazione dei servizi primari”.

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