Uspp Lazio: “Rebibbia e Regina Coeli: detenuti armati minacciano e colpiscono agenti in servizio”

ROMA- Riceviamo da Uspp Lazio e pubblichiamo: “Dopo quanto e successo al Carcere di Regina Coeli solo una settimana fa con il sequestro e aggressione ad un agente penitenziario da parte di due detenuti, questo primo pomeriggio anche al Carcere di Rebibbia si è vissuto un’altra situazione simile.
Un detenuto utilizzando un’arma da taglio rudimentale, ha minacciato l’agente della sezione facendosi consegnare le chiavi delle celle spingendo l’agente al di fuori della sezione e barricandosi nella stessa.
Già nella mattinata altro fatto di aggressione sempre a Rebibbia nei confronti di un agente da parte di un detenuto che lo ha colpito con un pugno causandogli una prognosi di cinque giorni.
Anche Regina Coeli sempre nella mattinata ha vissuto problemi analoghi dove un detenuto dopo aver minacciato un agente lo ha anche colpito con spinte, dove per fortuna non sembrano esserci state conseguenze simili.
USPP Lazio ritiene che questo sia ulteriore dimostrazione che il tempo del dialogo con una parte dei detenuti sia finita e servono misure restrittive ai sensi dell’art.32 O.P. che prevede un regime detentivo più rigoroso, dotando il personale in servizio di strumenti come scudi e caschi per difendersi da soggetti che non sembrano essere intenzionati ad avere comportamenti di buona civiltà.
Nel frattempo, auspichiamo che il Ministero della Giustizia assuma provvedimenti tali per riportare la sicurezza nelle carceri nella giusta via, prima che qualcuno si faccia male seriamente, visto che quanto accade pone dubbi di credibilità allo stesso Ministero che sembra succube di delinquenti pronti a tutto!

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