Uspp Lazio visita il carcere di Viterbo

VITERBO – Nella visita resa stamani dalla delegazione USPP guidata dal Presidente Giuseppe MORETTI accompagnato dal Segretario regionale Daniele NICASTRINI e dal Segretario Provinciale di Viterbo Mauro BERNABUCCI, dopo l’ultima aggressione subita da tre agenti penitenziari, attualmente ancora sotto cura presso le strutture sanitarie competenti, si è potuto riscontrare la reale difficoltà in cui versa la Casa Circondariale di Viterbo.

“Abbiamo trovato, dichiara NICASTRINI segretario regionale, un organico realmente presente di circa 236 unità rispetto alle 343 unità (meno 107 unità) previste dall’Amministrazione Penitenziaria nel 2017. Una situazione sempre più complessa dovuta ai prepensionamenti di circa 20 unità che faranno scendere ancora di più tale quota. Ricordiamo che tale organico deve garantire i servizi nelle sezioni detentive, sopravvitto, cucine, colloqui, mantenimento fabbricati, traduzioni, reparto protetto di belcolle, multivideoconferenze per l’attività giudiziaria, matricola e atti di polizia giudiziaria ecc.”.

Gli eventi critici che hanno portato la delegazione sindacale e rendere visita hanno permesso di riscontrare ulteriori dati preoccupanti; nei 9 mesi conclusi del 2022, sono stati 14 i tentativi di suicidio sventati dalla Polizia Penitenziaria, così come 94 sono stati gli atti di autolesionismo in una popolazione detenuta che supera le 540 presenze con oltre 120 detenuti Alta sicurezza e circa 50 detenuti a regime 41Bis gestiti dal Gruppo operativo mobile.

“Nel merito degli eventi critici, prosegue Mauro Bernabucci segretario provinciale, dobbiamo aggiungere che 11 sono state le aggressioni subite dagli agenti con prognosi superiori ai 30 giorni da parte degli organi sanitari competenti subendo anche un sequestro di persona di un agente mentre svolgeva servizio in una sezione dei detenuti comuni.”

Durante la visita la delegazione seguita dal Direttore dell’Istituto e dal Comandante di Reparto, ha ulteriormente rilevato problemi alla gestione delle attività trattamentali che per carenza di personale impedisce tale possibilità sancite dall’Ordinamento Penitenziario.

Problematiche alla gestione del servizio Colloqui dove l’organico previsto era pensato per le attività esclusive dei colloqui visivi rispetto all’ampliamento con le video chiamate che implica ulteriori problemi anche al mantenimento dell’ordine e sicurezza nei confronti dei ristretti presenti.

“La mancanza di applicazione degli spazi trattamentali previsti dall’Ordinamento Penitenziario, dichiara il Presidente USPP Dr. Giuseppe MORETTI, sono ulteriori fattori che dovrebbero far pensare la politica nazionale e i ministri della giustizia, evidentemente troppo attenti a formali atti ma totalmente disattenti alla realtà penitenziaria che ricade esclusivamente sulla Polizia Penitenziaria chiamata poi a dover dare risposte che ovviamente non può dare. Servirebbe più rigore contro i violenti e trasgressori tra i detenuti, conclude Moretti, con oltre 178 infrazioni disciplinari dovuti a traffici di psicofarmaci, aggressioni anche tra gli stessi, violenze oltraggi e minacce e permettere a chi ha comportamenti rispettosi di poter ricevere quanto indicato dall’art.27 della Costituzione.”

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