Vago Fiore, inaugurata la mostra-installazione presso la ex chiesa degli Almadiani

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – E’ stata inaugurata questa mattina, presso la ex chiesa degli Almadiani, alla presenza di Gian Maria Cervo e di Francesco De Grandi, l’installazione-mostra “Vago Fiore, Ri-Immaginando il trasporto della Macchina di Santa Rosa del 1690“. Un tuffo nel passato, in una chiesa degli Almadiani resa ancora più bianca in contrasto con il nero della ballerina Gessica e per dar maggior rilievo alle opere in bianco, nero ed oro dell’artista palermitano Francesco De Grandi. La drammaturgia del tappeto vocale-sonoro, che ha accolto, invece, lo spettatore è opera di Gian Maria Cervo, che ha spiegato: “Vago Fiore è il titolo di questa installazione teatrale che unisce un aspetto visivo ed uditivo sensoriale ed è tratto da un inno alla Macchina di Santa Rosa. Inoltre, Vago Fiore è espressione ricorrente in molte composizioni barocche. E’ un’installazione che invita lo spettatore ad immaginare un trasporto barocco, del 1690. Infatti, una delle illustrazioni del pittore è proprio dedicata ai facchini che portano  il modello di Macchina del 1690.

Il pittore De Grandi, uno degli esponenti di spicco della scuola palermitana contemporanea ha voluto articolare un percorso storico-psicologico di approdo alla Macchina di Santa Rosa così

De Grandi

come noi la conosciamo oggi. Quindi, con episodi di vita della Santa, i primi trasporti, il trasporto del corpo e la elevazione della Macchina tipica dell’800 in poi. Il bianco prevale ancora di più nella norma  in questa sala perché Francesco ha voluto citare i suoi illustri predecessori palermitani: questa chiesa diventa una specie di oratorio del Serpotta ed è una chiesa che tra l’altro oltre a queste caratteristiche che la rendevano  trasformabile in Macchina barocca l’abbiamo scelta anche perché è legata alla figura di S. Rosa.  Mi riferisco ad un’opera che cita una sorta di ex voto legata ad una grazia che  un membro della famiglia Almadiani, che si trovava nel mezzo di una tempesta in mare, riceve da S. Rosa e questo episodio diventa oggetto di discussione nell’ambito del processo di canonizzazione della Santa”.

Cervo ha poi spiegato come i disegni siano realizzati con spray oro e pastello nero, ovvero ancora una volta il bianco, nero e l’ oro tipico del Barocco palermitano. Del resto la comunità palermitana, ha aggiunto Cervo, ha anche molte assonanze con quella religiosa viterbese: il carro di Santa Rosalia e la Macchina di S.Rosa sono in qualche modo assimilabili.

Ha, quindi, spiegato la fruizione della mostra: dopo un breve momento in cui Jessica De Mani perfomerà, sulle coreografie di Loredana Parrella, poi si potrà entrare nello spazio della mostra. Il tappeto sonoro attirerà da una parte o l’altra della mostra, mentre si potrà deambulare tra i disegni. “Non c’è una narrazione, è una drammaturgia paesana – ha precisato Cervo – riproduce una folla della fine del ‘600, attraverso importanti attori di teatro, cinema, star e personaggi viterbesi”.

In particolare, Alessio Boni, uno dei grandi attori di cinema e teatro che ha contribuito alla mostra,  ha detto Cervo che quando ha saputo che non si sarebbe fatto il trasporto della Macchina di S. Rosa è stato sinceramente commosso perché si è ricordato di un trasporto a casa di Giorgio Capitani dove era stato invitato e dove si era ritrovato con la Macchina ad un metro da lui. Quindi con grande piacere ha voluto lasciare il suo contributo.

Tra gli attori che hanno contribuito al tappeto sonoro ci sono anche Claudio Santamaria, Francesco Scianna,  i maestri della commedia contemporanea italiana, ovvero Michela Andreozzi, Massimiliano Bruno e poi i grandi attori del teatro, come Graziano Piazza e Viola Graziosi. Infine, una serie di importanti registri italiani che sono anche attori.

La mostra-installazione resterà aperta fino al 15 ottobre, dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Sabato e domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.  Per motivi di sicurezza Covid  non potranno accedere più di 10 persone a perfomance, quindi, è necessaria la prenotazione tramite mail a ufficiostampaquartieridellarte@gmail.com o al cellulare: 3478874694.

 

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE