Vallerano e le leggi fascistissime

di MARCO ZAPPA –

VITERBO – Provo obbrobrio e non stupore nel leggere quanto stabilito dal comune di Vallerano.
Non so se questo è un precedente ma trovo estremamente stupido, ridicolo e soprattutto tragicomico costringere qualcuno che voglia usufruire di spazi pubblici a firmare una certificazione che attesti l’antirazzismo, l’antifascismo e l’anti xenofobia del richiedente.
Ci mancherebbe diamine, il comune di Vallerano ha tutto il diritto di prendere i provvedimenti che vuole poi saranno i cittadini a decidere la bontà delle sue scelte: io sono altrettanto libero di esprimere il mio dissenso senza farne un discorso di interesse politico ma essenzialmente culturale.
Allora qual è la soglia del comportamento antidemocratico, discriminatorio oppure talmente offensivo da turbare l’opinione pubblica di una comunità?
Chi lo stabilisce?
Un illuminato assessore o un consigliere comunale di Vallerano?
Ma per piacere!
Se è giusto, come ritengo, vigilare sull’integrità di chi propone attività all’interno di spazi pubblici, la soglia di attenzione non può limitarsi all’antifascismo altrimenti appare, come poi in realtà è, un’operazione strumentale politica.
Come sempre mi limito a qualche esempio.
Dei nostalgici delle brigate rosse (cioè il peggio del peggio della storia repubblicana) che ancor oggi non sputano sul loro passato visto che sono antifascisti dichiarati possono ottenere uno spazio dal comune?
Oppure dei manifestanti dei centri sociali, rigorosamente antifascisti che magari si sono macchiati di atti non proprio urbani, tipo lanciare sassi contro quello che definiscono un nemico politico come Salvini oppure se ne vanno in giro a spaccar vetrine nelle manifestazioni di piazza ebbene, loro si sono degni di accedere agli spazi comunali?
E ne hanno diritto gli antifascisti che vanno in giro a imbrattare i muri con la falce e martello (già di per sé atto incivile, le cui identità in un paese si conoscono bene) e che di fatto esaltano la filosofia comunista che come ho avuto modo di scrivere spesso ha fatto danni all’umanità ben maggiori del nazismo?
Perché non includere nella lista nera anche chi esalta la guerra di religione come alcuni manifestanti islamici che sicuramente sono antifascisti e quindi autorizzati?
E ancora, potrebbe esserci un reiterato bestemmiatore, anticlericale e mangiapreti che con il suo atteggiamento offende la comunità cristiana ma magari è un antifascista e quindi possibile beneficiario…
A questo proposito vi dico che a me come ad altri infastidisce molto più sentire chi offende il mio credo religioso, cosa che colpisce nel profondo, piuttosto che ascoltare un esaltato che inneggia al Duce.
Insomma quello adottato dal comune di Vallerano è un vero provvedimento fascistissimo che mi ricorda l’obbligo durante il ventennio di avere la tessera del partito per lavorare: un provvedimento veramente “piccolo” ma grandemente discriminatorio pensato per un misero calcolo politico non per il bene e per lo sviluppo culturale della comunità.
È ora di finirla col tirare in ballo la storia se esiste qualche idiota esaltato nelle comunità, qualunque sia la sua fede politica o religiosa, che con il suo atteggiamento offende il prossimo: costui si emargina da solo e in ogni caso, a distanza siderale dai terribili sconvolgimenti della seconda guerra mondiale, dei politici responsabili hanno il dovere morale di ricomporre non di spaccare (ma forse si pretende troppo da alcuni politici…).
Dalle nostre parti c’è il detto popolare “che sei de Chia?”, chissà, prima o poi gli abitanti locali giustamente si scocceranno di essere considerati come il termine vuole, cioè imbelli e dunque vareranno un documento contro i razzisti che lo useranno.

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