Vallerano, rubato defibrillatore in piazza della Repubblica

di Redazione –

VALLERANO ( Viterbo) – Inqualificabile furto a Vallerano: rubato il defibrillatore sito in piazza dlla Repubblica, strumento necessario per situazioni di istantanea emergenza.

Ad annunciare lo sgradito evento alla popolazione il sindaco Adelio Gregori che ha commentato così. “Cari Valleranesi, è con estremo rammarico  e personale disgusto che ci troviamo a dover condividere con voi un’incresciosa notizia che ci ha colpito come amministrazione ma ancora di più come comunità. Ci siamo accorti non più di 24 ore fa che il defibrillatore sito in piazza della Repubblica è stato rubato. Abbiamo lavorato duramente e a lungo affinché Vallerano potesse a breve diventare un comune cardioprotetto. Invece ci troviamo purtroppo a dover denunziare questo irrispettoso atto di inciviltà. Quest’anno è stato difficile per tutti noi, ma constatare che ci sono persone così incivili e abbiette ci fa riflettere su quanto alcuni non hanno la benché minima consapevolezza del vivere in sana armonia con la propria comunitá e, aggiungiamo, con sé stessi. Non crediamo sia stata una bravata o semplice vandalismo. Piuttosto siamo convinti della malafede e pochezza di chi ha osato un gesto così insano. Abbiamo avviato le indagini, con la volontà precisa di assicurare questi “delinquentelli” alla giustizia e ovviamente, nelle giuste sedi, chiederemo conto del furto in nome e per conto della comunità valleranese tutta“.

A rimarcare la triste vicenda anche il gruppo  politico “Vallerano Tricolore” che, nella persona di Jacopo Polidori, ha espresso rammarico e disappunto: “Anche il nostro gruppo politico Vallerano Tricolore si associa allo sdegno per il furto del defibrillatore sito in Piazza della Repubblica. Un gesto vergognoso e meschino, che genera ribrezzo. Speriamo che i responsabili vengano subito individuati e sanzionati secondo legge. Ci auguriamo che questa crisi, che stiamo vivendo da mesi, non porti a un proliferare di simili azioni ingiustificate, da parte di chi, approfittandosi dell’emergenza sanitaria o versando in situazioni economiche difficili, pensasse di risolvere i suoi problemi causandone altri. Non è questa la strada. Se fosse così sarebbe davvero preoccupante, molto più di quanto non lo sia ora“.

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