VITERBO- “Con profondo dispiacere, sottolineiamo come l’ amministrazione Frontini sia incapace di garantire indistintamente a tutte le persone con disabilità la visione del Trasporto della Macchina di Santa Rosa.
Leggendo il sito istituzionale del Comune, si nota infatti come la giunta si sia dimenticata di tutelare una categoria importante e numerosa della nostra città. Di fatto, per le persone non deambulanti o con scarsa mobilità, vengono giustamente allestite 3 pedane, per un totale di 120 posti, dislocate tra Porta Romana (20 posti) piazza del Plebiscito (60 posti) e piazza Verdi ( 40 posti ), consentendo così a 60 disabili e 60 accompagnatori la visione del trasporto. Altri 60 biglietti sono dedicati alle persone sorde, che avranno a disposizione un video con il traduttore Lis.
Ricapitolando: l’acquisto del biglietto al costo di 10 euro, che le persone non deambulanti, o con ridottissima mobilità, dovranno acquistare solamente presso lo spazio vendita sito in piazza del Plebiscito nelle giornate del 22 e 23 agosto, dà diritto all’accesso alle pedane sia al disabile sia all’accompagnatore. Considerando le problematiche che hanno queste persone, ci chiediamo perché il Comune non abbia pensato ad una vendita online, dando cosi modo di evitare file e inutili problemi.
Basti pensare che in piazza del Plebiscito non c’è un bagno pubblico per disabili. Il gruppo di Fratelli d’Italia fece questa richiesta già lo scorso anno ma, a quanto vediamo oggi, anche quest’anno non è stata presa in considerazione. Detto questo la cosa che ci preme evidenziare, è come le modalità scelte dal Comune per la vendita dei biglietti creino dei distinguo inspiegabili tra i portatori di handicap, creando di fatto una discriminazione tra le persone con disabilità motoria e quelle con disabilità non motoria: ci riferiamo a persone affette da spettro dell’autismo, sindrome di down e malattie rare, per esempio, che nonostante abbiano bisogno di assistenza continua hanno il diritto ad acquistare il biglietto nei giorni 22 e 23 agosto, ma sono costrette a pagare 32 euro compresa prevendita per sé e per l’accompagnatore, portando la spesa a 64 euro complessivi. Perché questa differenza di trattamento? Perché, inoltre, l’amministrazione Frontini dopo aver sbandierato l’adozione anche a Viterbo della disability card non consente (così si capisce dal sito) di utilizzarla come documento di riconoscimento al momento dell’acquisto del biglietto?
Ci piacerebbe una giunta con meno proclami e più attenta alle necessità reali delle persone, mentre dimostra, ancora una volta, di non essere all’altezza del compito che i viterbesi le hanno conferito”.
Gruppo FdI
Comune di Viterbo