Venerdì Santo, una tradizione che si rinnova (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO – “Guarda con amore Padre questa tua famiglia per la quale il signore nostro Gesù Cristo non esitò a consegnarsi nelle mani dei nemici e ha subire il supplizio della croce. Esso vive e regna nei secoli dei secoli “.
Con queste parole lette dal Vicario don Luigi Fabbri e dal Vescovo Mons. Orazio Francesco Piazza (dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Filippesi) è iniziata la solenne processione del Cristo Morto sul sagrato della chiesa del Gonfalone.
Dalla chiesa sono uscite la statua della Madonna Addolorata, portata a spalla dai portatori della Madonna Liberatrice, a seguire quella del Cristo Morto, condotta dai confratelli dell’Arciconfraternita del Gonfalone e gli Araldi della Madonna del Carmelo.
Lungo il percorso, per le vie del centro storico della città, si sono uniti molti fedeli; presente la sindaca Chiara Frontini e alcuni componenti del consiglio comunale.
La processione, illuminata dalle luci delle candele, ha raggiunto p.zza San Lorenzo, dove si è svolta la rappresentazione della crocifissione in una cornice molto suggestiva.
Le musiche la recitazione, unite ad alcune scene in un contesto artistico di pregiato valore, hanno reso questo momento molto emozionante.
Al termine, il Vescovo ha ricordato ai presenti le motivazioni per le quali si è unito alla preghiera in questa circostanza: “Carissimi, abbiamo vissuto questa sera due momenti in raccoglimento. Ho desiderato pregare per gli ammalati, per le famiglie in difficoltà e per la pace del mondo. Sono giorni in cui possiamo riflettere. Vi auguro di poter vivere la giornata di domani in famiglia in serenità, per risorgere a quella speranza che ci consegna la vita. Santa Pasqua a tutti voi”.
Il messaggio è stato accolto da una piazza affollata, con un caloroso applauso.

 

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