Veronica Orofino prélude

TUSCANIA (Viterbo)- Veronica Orofino prélude 8 ottobre h.17,30, presso  lo studio G.Borghi, in piazza delle  7 Cannelle a Tuscania. Veronica Orofino onomatopeica preziosa che compone il suo nome con la ricchezza della sua anima. Si dice che gli artisti in quanto poeti producono linguaggio osando più istintivamente di altri quel trapasso che gli consente di varcare la soglia della follia esplorando nel proprio Io il vero delle visioni, emigrando così dalla finzione della realtà. Veronica affonda il segno con escursioni continue nel suo nutrito passato di viaggiatrice nella conoscenza, nell’approfondimento delle passioni che uniscono gli umani di ogni latitudine anche attraverso la sua passione per l’impegno sociale e civile che le hanno allenato il terzo occhio a vedere, per comprendere, oltre che guardare.
E a questa fonte di passioni attinge, nel febbrile destrutturare il suo lavoro in connessione con le repentine emozioni animate dalle istanze con cui si immerge nelle sue escursioni notturne in profonda connessione con il suo essere, fondendo le visioni con la materia del colore, con il sentire, il medesimo sentire che conduce di artisti nella dimensione ancestrale dell’anima per “produrre” poesia come scrisse Platone nel Simposio POIEIN, parola greca che significa produrre. E Il filosofo Karl Jasper che sottolineava “ammirando una perla bisognerebbe ricordarsi che è il prodotto di una malattia”; senza la schizofrenia sofferta degli artisti l’opera non sarebbe mai nata.
Una immagine evocativa anche in virtù della natura acquatica di Veronica che ne rappresenta fedelmente l’appartenenza. Gli artisti producono all’umanità la condizione necessaria attraverso le opere e le suggestioni, il linguaggio per pensare attraverso le loro irrinunciabili incursioni nella follia dove sono esposti a perdersi ma forse a ritrovarsi. Grande gratitudine e rispetto agli artisti che rischiano e sono il “Sale della Terra”.
Patrizia Sileoni

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE