“Verso sistemi alimentari sostenibili”: interessante convegno promosso dall’associazione Fidapa sezione di Viterbo

di ANNA MARIA STEFANINI-

VITERBO- La FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, definisce l’alimentazione sostenibile come un’alimentazione a ridotto impatto ambientale che soddisfa le linee guida nutrizionali dal punto di vista economico, dell’accessibilità e dell’accettabilità culturale. Il concetto di sostenibilità riguarda principalmente il cibo che portiamo in tavola: una scelta più consapevole degli alimenti, insieme all’uso ponderato delle risorse, può far la differenza in un’epoca caratterizzata dai grandi consumi. Non solo esistono alimenti sostenibili ma è possibile, con qualche indicazione e un piccolo sforzo, ridurre l’impatto che l’alimentazione globale ha sulla Terra.
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Un interessante convegno
dal titolo “Verso sistemi alimentari sostenibili” si è svolto oggi, 15 maggio, alle ore 15, presso la facoltà di Agraria dell’Universitá degli Studi di Viterbo, promosso dalla Fidapa, sezione di Viterbo e dall’università di Agraria, curato dalla past president della Fidapa Wanda Irene Selva e moderato da Andrea Petroselli dell’Unitus, Dipartimento di economia, ingegneria, società e impresa, e Wanda Irene Selva.
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Dopo i saluti i iniziali di Andrea Petroselli, Anna Maria Turchetti, presidente della Federazione italiana Donne, Arti, Professioni e Affari (Fidapa) e Miranda Bocci, presidente della Fidapa, sezione di Viterbo, ha preso la parola il professor Roberto Mancinelli, docente dell’Università al Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali, con un intervento interessante riguardante la produzione sostenibile e la qualità del cibo.

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Il professore ha evidenziato
i problemi principali relativi a tale tematica.

“Cos’è la sostenibilità? Soddisfare i bisogni della generazione attuale, senza compromettere le potenzialità produttive nel lungo periodo – ha sottolineato il professore – Naturalmente è necessario un collegamento fra economia, cultura, comunità.
Tutti gli organismi viventi sulla Terra hanno bisogno di cibo. Noi umani possiamo attingerlo da vegetali e dagli animali.

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La Conferenza dell’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) ha esteso la definizione generale di qualità che si trova negli standard alle qualità affrontate, adeguandole al processo produttivo”.
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La dott.ssa Maria Teresa Batistelli Lecchini ha chiesto al professore cosa pensa della farina di grillo ed egli ha risposto che, per motivi culturali e di tradizione, per noi è difficile accettare questa novità, sottolineando poi che non tutti gli insetti sono digeribili per l’uinbound6315564918805857738omo.

Le socie della sezione Fidapa di Viterbo e tutti i presenti hanno seguito con attenzione gli interventi e posto molte domande.

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La dr. Clara Cicatiello ha fatto il punto sulla necessità di ridurre gli sprechi alimentari, poichè ciò incide sull’inquinamento, ma coinvolge anche aspetti sociali ed economici mondiali.
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“C’è cibo che si perde in fase di produzione – ha detto – che varia a seconda del cibo e del luogo e c’è poi il cibo che si spreca dalla distribuzione in poi (la più grande falla è da parte dei consumatori: 931 milioni di tonnellate di cibo vengono sprecate nel mondo all’anno e, paradossalmente, la Nigeria, l’Uganda e altri Paesi in via di sviluppo sprecano più di alcuni europei).
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In Italia la quantità di cibo sprecato nella filiera è 146 kg per abitante.
Cosa si può fare? In casa bisognerebbe conservare correttamente il cibo, riusare gli avanzi, fare la lista della spesa, ogni tanto misurare gli sprechi. Sarebbe importante un recupero sociale del cibo”.

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Eugenio Moschiano, chef e presidente dell’Apci delegazione di Viterbo , ha parlato di un approccio sostenibile in cucina e ha ricordato: “È importante usare prodotti a km.0 e consumare i cibi nel momento in cui sono di stagione”.

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La dott.ssa Daniela Proietti Ragonesi, agronomo, ha posto, tra l’altro, in evidenza che “spesso nella grande distribuzione si guarda l’estetica del cibo, senza preoccuparci della qualità” e ha approfondito aspetti relativi ad alcuni importanti prodotti agricoli, come il cavolo.
Un’alimentazione sana può far bene anche all’ambiente: dalla produzione alla tavola, le scelte che facciamo (packaging sostenibili, riciclo degli scarti alimentari, la scelta di alimenti prodotti in vertical farm) possono contribuire a ridurre le emissioni di CO2. Una dieta equilibrata e quindi delle scelte alimentari sostenibili sono salutari dunque, non solo per noi stessi, ma anche per il pianeta in cui viviamo.
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Edda Valentini, dell’agriturismo Valentini di Tuscania, ha parlato della sua esperienza personale. Nella sua azienda ha iniziato 30 anni fa, con l’agricoltura biologica, prima con colture estensive e poi con il pomodoro, realizzando anche passato e polpa. Oltre al pomodoro, si producono nell’azienda olio, vino e grano (pasta e farina), oltre che creme e prodotti per la cura della persona, ricavati da prodotti naturali.
Scelte alimentari e di produzione sostenibili, secondo gli illustri relatori e gli studiosi, permettono un minor consumo di suolo, di acqua ed energia, limitando l’uso di pesticidi, la deforestazione, gli allevamenti intensivi e le emissioni di anidride carbonica in atmosfera.

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Il concetto di alimentazione sostenibile è intrinsecamente legato ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sottoscritta nel 2015 dai paesi membri delle Nazioni Unite. Sono tre in particolare i punti programmatici che vi fanno esplicitamente riferimento, tutti contenuti nell’obiettivo 2 (“Fame zero”) dell’agenda:

• porre fine alla fame nel mondo garantendo a tutti un accesso al cibo che sia di qualità e sufficiente per tutto l’anno e combattendo le forme di malnutrizione in ogni angolo del pianeta;

• raggiungere la sicurezza alimentare;

• migliorare l’alimentazione e promuovere un’agricoltura sostenibile.

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Diventa quindi fondamentale educarci ed educare ad un nuovo stile alimentare.

Al termine del convegno, l’agriturismo Valentini ha offerto un gradito rinfresco,inbound2575623089907600385 tutto a base di ottimi prodotti naturali locali.

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