Vetralla, conclusa lo scorso 14 febbraio la selezione di personale per un nuovo agente di polizia municipale

VETRALLA (Viterbo)-  Riceviamo e pubblichiamo: “Si è conclusa lo scorso 14 febbraio la selezione di personale per un nuovo agente di polizia municipale. Sinceramente siamo contenti che aumenti il numero delle unità personale del Comune, dei vigili in particolare che sono quelli più presenti sul territorio, e siamo anche ben certi della qualità assoluta del vincitore del concorso. Incrementare le risorse umane con elementi di qualità è una cosa che arricchisce la struttura amministrativa e quindi a seguire la qualità dei servizi per i cittadini.
Ci teniamo ad anteporre questa valutazione e ne approfittiamo per dare il benvenuto al nuovo arrivato.
Da subito, noi consiglieri nel leggere gli atti pubblicati e dopo molti cittadini ci hanno fatto però notare quanto sia stato poco opportuno che la commissione del concorso fosse composta tutta da membri interni all’amministrazione comunale, cosa che in un paese dove tutti ci si conosce è sempre bene evitare, e soprattutto quanto fosse inopportuna la triangolazione, nota fin dall’inizio, tra il consigliere comunale delegato alla sicurezza che per via della sua delega ha rapporto “preferenziale” con uno dei membri della commissione.
La norma nazionale ha ritenuto così importante il rischio del conflitto di interessi tanto da introdurre
una specifica norma in merito circa il dovere di astensione. Pur nel rispetto della norma, in ogni caso, quanto accaduto è stato veramente inopportuno, se non altro toglie merito al vincitore e soprattutto ha fatto invece scandalizzare e parlare i cittadini, su una sorta di arroganza politica nella gestione di questa vicenda.
Noi ne facciamo una questione etica e morale. E mettiamo entrambi i sostantivi anche se sembrano
una ripetizione, ma la morale ha natura soggettiva mentre l’etica si manifesta oggettivamente, incarnandosi a livello sociale e istituzionale. L’amministrazione di Sandrino Aquilani doveva far si di rendere più oggettiva possibile la valutazione dei candidati, ed il presidente del consiglio avrebbe anche potuto rinunciare alla sua delega alla sicurezza proprio nella consapevolezza del conflitto di interessi. Quello che è accaduto è non solo inopportuno ma si colora di arroganza politica e di mancanza di rispetto per tutti coloro che credono nelle istituzioni, nelle procedure di concorso e nel rispetto delle regole di partecipazione”.
I consiglieri comunali
Postiglioni Carlo, Tosini Flaminia, Palombi Anna Maria

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