Villa San Giovanni in Tuscia: restaurata l’antica macchina processionale a spalla in dotazione alla parrocchia di San Giovanni Battista

Villa San Giovanni in Tuscia (VT) – Concluso il restauro dell’antica macchina processionale a spalla in dotazione alla parrocchia di Villa San Giovanni in Tuscia, commissionato dalle locali Confraternite  del “SS. Sacramento Compagnia di San Giovanni Battista “ e “ Madonna del Carmelo”.   Un tronetto ligneo a base rettangolare: cm 130 larghezza x cm 70 di profondità x cm 270 di altezza. Alla base, sul fronte, poggia una coppia di colonne con plinti modellati a foglie di acanto e capitelli in  stile corinzio decorati a foglia d’oro. Il fusto scanalato, è decorato, con andamento alternante a foglia oro e  pigmentazione a finto marmo di colore verde.  In posizione arretrata  si imposta una coppia  di mezze colonne della stessa foggia. Sui capitelli delle colonne anteriori si impostano due nuvolette trattate a foglia d’argento mentre i mezzi capitelli delle posteriori sorreggono elementi modellati a pisside e decorati a foglia d’oro. Dai quattro capitelli si dipartono  altrettanti elementi metallici modellati a spirale che, con movimento sinuoso si innestano all’interno della soprastante corona circolare del diametro medio di cm 40, di aspetto regale. Sormontano la corona sei volute convergenti al centro.  All’apice è un piccolo globo sormontato da una croce, decorato a foglia d’oro.  Ai  suddetti elementi metallici, limitatamente a quelli anteriori, sono ancorati due putti alati che si protendono verso la corona, decorati anche questi a foglia d’oro. Nella parte posteriore, tra le due mezze colonne,  un  asse verticale, raggiunge  e sostiene la corona. All’altezza dei due terzi, al centro, da una nuvoletta a forma circolare decorata a foglia d’argento, si irradiano  quattordici raggi rifiniti a foglia oro.

L’ intervento,   eseguito materialmente dal ricercatore e artista locale Angelo Capuzzi, sotto la supervisione dell’esperto maestro Francesco China dello Studio 3 di Roma, ha riportato al suo antico splendore il manufatto databile agli ultimi decenni  del secolo XVIII con qualche nota di riferimento stilistico alla produzione marchigiana. La rimozione delle vernici inadeguate sovrapposte nel passato ha infatti riportato alla luce le decorazioni originali che, ove necessario, sono state reintegrate.  Le porporine dorate sono state rimpiazzate con l’applicazione di un considerevole quantitativo di foglia d’oro e sono stati eseguiti interventi di consolidamento della struttura che, a causa dell’opera di devastazione dei tarli, versava in cattive condizioni di conservazione. Il restauro dell’unica macchina processionale in dotazione alla parrocchia, voluto e finanziato dalle  confraternite, oltre alla testimonianza di una  grande religiosità, denota il profondo attaccamento della comunità di Villa San Giovanni in Tuscia alla conservazione del  suo patrimonio artistico e storico.

I sangiovannesi avranno modo di ammirare la macchina, nel suo ritrovato look, domenica 19 marzo in occasione della processione che si svolgerà lungo le vie del paese, in onore di San Giuseppe.

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