Viterbo accende il suo meraviglioso Natale (VIDEO)

di ANNA MARIA STEFANINI-

VITERBO- Un 8 dicembre speciale oggi nella Città dei Papi. Mentre a casa, in famiglia, c’è la consuetudine di addobbare l’albero di Natale e di allestire il presepe, proprio in questa giornata, nella Città dei Papi si è rinnovato l’evento dell’accensione dell’albero, dopo l’inaugurazione del mercatino di Natale. Luminarie, proiezioni, pista di ghiaccio, l’antica giostra ecologica, banda, gospel. Giochi per bambini anche nella vicina piazza Unità d’Italia.
Un fiume di gente si è riversato nel centro storico per godere della prima vera giornata di festa e per assistere al rito dell’accensione dell’albero di Natale, quest’anno posizionato a piazza del Sacrario, davanti alla chiesa degli Almadiani.
“Un Natale di cui si sente lo spirito in tutta la città, il Natale che abbiamo sempre sognato – ha commentato la sindaca Frontini, dopo il concerto gospel, prima dell’accensione – nonostante le difficoltà e i cantieri nel centro storico”. Tutta l’amministrazione comunale e le autorità hanno assistito alla cerimonia. Fra esse, il
questore Fausto Vinci, il presidente del tribunale Francesco Oddi, rappresentanti delle forze dell’ordine e dell’Esercito, il prorettore dell’Università degli Studi della Tuscia Alvaro Marucci, il comandante della polizia locale Mauro Vinciotti. Nel pomeriggio c’era stata l’inaugurazione dei mercatini lungo via Marconi
Una pioggia di stelle dorate ha illuminato il cielo nuvoloso viterbese.
Simbolo indiscusso del Natale, molte sono le leggende e le storie che si sono tramandate nel tempo, sull’albero di Natale. Alcuni sostengono che risalga all’Antico Egitto quando, durante uno dei suoi viaggi, un uomo rimase talmente colpito da una piccola piramide sormontata da un disco solare da portarne un prototipo in Europa. Questo oggetto piacque così tanto che alcune popolazioni germaniche e scandinave lo utilizzarono come simbolo del solstizio d’inverno per via del disco solare. Difatti, ricordava loro il sole che dal mese di dicembre, in quelle regioni, iniziava a farsi vedere e ad allungare le giornate.

Altri sostengono invece che risalga a San Bonifacio, colui il quale evangelizzò i popoli germanici. Secondo quanto si racconta, il giorno della vigilia di Natale dell’anno 723 Bonifacio affrontò dei pagani a Geismar, nella Bassa Sassonia, che si erano riuniti sotto la “Sacra Quercia del Tuono” per compiere un sacrificio umano per il dio del tuono, Thor. Mentre stavano per procedere con il rituale, Bonifacio fermò tutti e pronunciò queste parole: “Ecco la Quercia del Tuono, e qui la Croce di Cristo che spezzerà il martello del falso dio, Thor”. E brandendo un’ascia si scantenò un vento fortissimo che sradicò l’albero e lo spezzò in quattro parti.

Bonifacio indicò quindi un piccolo abete che si trovava oltre la quercia affermando che quello sarebbe stato il loro albero sacro, chiamato l’“albero di Cristo bambino”. Intorno ad esso si sarebbero dovuti riunire per compiere atti d’amore poiché proprio le loro case erano costruite di quel legno. Inoltre, le foglie sempreverdi dell’abete sono il simbolo della vita senza fine. Il capo del villaggio ascoltò le parole di San Bonifacio e portò in casa un abete, decorandolo con delle candele.
Nel cortile di palazzo dei Priori al via l’allestimento del presepe. Albero di Natale anche in piazza San Faustino, di fronte alla chiesa. Poi installazioni in piazza Fontana Grande e della Rocca: in quest’ultimo caso si tratta di un mega orso con panchina dove scattare tanti selfie.La Camera di Commercio di Rieti Viterbo in occasione delle festività natalizie propone fino al 7 gennaio 2024 un ricco calendario di attività nei centri storici di Rieti e Viterbo oltre a luminarie in alcuni dei luoghi più suggestivi dei due capoluoghi.
” Più di così non si poteva fare: un Natale meraviglioso!” ha sottolineato l’assessore Emanuele Aronne. Commossa l’artefice principale dello scintillante Natale Maria Rita De Alexandris.

Foto di Wanda Cherubini e Anna Maria Stefanini. Video di Anna Maria Stefanini

 

 

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