Viterbo, Asl: “Il drive in di Belcolle aperto sette giorni su sette”

VITERBO – Il drive in di Belcolle, a partire da questa settimana, sarà aperto sette giorni su sette, domenica compresa, dalle ore 9 alle 19. L’ampliamento del servizio, e il contestuale potenziamento del personale in servizio, si è reso necessario a seguito dell’incremento sensibile degli accessi, anche a seguito delle recenti disposizioni regionali che hanno reso obbligatoria l’esecuzione del tampone nasofaringeo per tutte le persone rientrate nella provincia di Viterbo dalla Grecia, dalla Croazia, dalla Spagna e da Malta.

A tal riguardo la Asl ribadisce la procedura per questa categoria di cittadini i quali sono chiamati a comunicare tutte le informazioni rispetto al viaggio effettuato al numero verde 800.118.800 o attraverso la app “Lazio Doctor Covid”.

Successivamente sarà possibile recarsi al drive-in dell’ospedale viterbese con la tessera sanitaria e il documento di viaggio. Presentando la ricetta del medico, le operazioni di tracciamento potranno essere velocizzate. Fino alla comunicazione dell’esito del tampone effettuato, i cittadini devono rispettare il regime di isolamento domiciliare fiduciario.

“Desidero esprimere pubblicamente – commenta il direttore generale della Asl, Daniela Donetti – i miei sentimenti di ringraziamento per tutti gli operatori sanitari che, in questi giorni, con queste temperature e con i dispositivi di protezione pesanti, ma necessari, stanno lavorando con passione e dedizione presso il nostro drive in di Belcolle. Allo stesso modo, voglio ringraziare i professionisti del laboratorio di Genetica medica, le squadre di operatori che effettuano i tamponi su tutto il territorio della Tuscia e il Team operativo Coronavirus i quali, da mesi, ogni giorno, sono impegnati, ciascuno per la parte di loro competenza, per fronteggiare e contenere la diffusione del virus nella nostra provincia. Detto questo, ritengo, allo stesso modo, doveroso rivolgere un appello ai nostri concittadini, affinché adottino tutti comportamenti adeguati di protezione, di distanziamento sociale, con un atteggiamento responsabile per loro stessi e per i loro cari. Noi continueremo a fare la nostra parte, ma è necessario che ciascuno di noi faccia altrettanto con serietà e consapevolezza”.

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