Viterbo celebra Dante con “Inferno Novecento”, il 25 marzo al teatro dell’Unione

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Il teatro e la cultura, nonostante la pandemia, non si fermano. Questo lo sforzo ed il messaggio che il Comune di Viterbo insieme all’Atcl hanno voluto dare stamani alla presentazione dell’evento “Inferno Novecento”, in programma il prossimo giovedì 25 marzo, alle ore 22 ed in replica sabato 27 marzo alle ore 21, live dal teatro dell’Unione di Viterbo, per celebrare i 700 anni dalla morte del sommo poeta, Dante Alighieri.  Lo spettacolo sarà in streaming sui canali: Facebook Visit Viterbo, del teatro Unione, dell’Atcl, di Youtube Comune di Viterbo, su Tele Lazio Nord ed anche sui giornali online, compreso il nostro. Il sindaco Giovanni Maria Arena ha detto: “Capita purtroppo sempre più di rado di incontrarci per iniziative culturali e Atcl è riuscita a salvaguardare questa stagione con la diversa modalità dello streaming. Speriamo che entro l’estate la metà degli italiani sia vaccinata e si possa cominciare a presenziare di persona a queste manifestazioni che hanno bisogno del calore della presenza del pubblico, che è insostituibile. Quella del 25 marzo è una traslazione dell’Inferno di Dante con personaggi attuali. Sarò presente alla visione perché mi incuriosisce. Si tratta di un’opera originale. Avremo altri appuntamenti, dopo quello del 25 e speriamo di lavorare nei prossimi mesi per tornare in teatro ed in piazza”.

La parola è poi andata all’amministratore delegato Atcl, Luca Fornari che ha evidenziato come si tratti di un evento con nomi di grande prestigio. “Il Covid, che ha colpito tutti, ha avuto ripercussioni enormi anche sul mondo del lavoro. Il settore dello spettacolo è stato colpito in maniera ancora più forte, visto che era un settore già in grande difficoltà, per la fortissima intermittenza e non regolamentazione precisa del lavoro. Inoltre, a differenza di altri settori, come i ristoranti, che quando potranno ripartire lo faranno in modo quasi immediato, per il

Fornari

teatro non è così perché c’è un lunghissimo periodo che è quello che precede la realizzazione della performance. C’è, quindi, l’incertezza anche di come fare le cose. Risulta, quindi, ancora più importante l’azione che stiamo facendo come Atcl per tenere in piedi un meccanismo che dia il senso che tutti stiamo aspettando che si possa ritornare insieme. Le compagnie teatrali, i tecnici vengono pagati, il teatro resta aperto. Dentro il teatro si producono delle cose ed in questo momento si vivono in modo diverso, nello streaming. E’ questo un segnale straordinario di speranza e di guardare al futuro e, comunque, produciamo spettacolo di straordinario livello. “Inferno Novecento” è di altissima cultura ed apre con una lettura di  attualizzazione, come segnale di vivacità. Vogliamo celebrare Dante nell’attualizzazione e abbiamo ritenuto questo il modo migliore per celebrarlo. Non credo che prima dell’estate si possa fare nulla in presenza. Dopo il 25 marzo, presenteremo altri tre eventi musicali ed un altro spettacolo teatrale, che ci accompagneranno fino a giugno, sperando poi di andare in piazza come la scorsa estate. Quello che sta facendo il Comune di Viterbo – ha concluso Fornari – è qualcosa che va al di là del semplice evento: il teatro cerca di sopravvivere e speriamo

De Carolis

che si possa usufruire presto con la presenza di tutti”.

L’assessore alla Cultura, Marco De Carolis ha aggiunto: “E’ un appuntamento dedicato a Dante, sono 700 anni dalla sua morte. Ricordiamo anche i 750 anni quest’anno del Conclave. Dal 25 marzo, quindi, daremo il via alla programmazione di Atcl che abbiamo dovuto rimodulare in corsa, con la modalità in streaming già collaudata a dicembre scorso, che verrà trasmessa sui nostri canali social ed istituzionali, su Tele Lazio Nord e con il crossposting sui giornali online. Si tratta di una modalità che spero di lasciare a breve per tornare in presenza. L’evento del 25 marzo vede figure importanti del mondo dello spettacolo che ci rappresentano. E’ un importante segnale che stiamo dando di come ci siamo adattati alla pandemia. La cultura ed il teatro non si fermano ed anche in altre modalità riusciremo a trasmettere delle emozioni. Continuiamo ad andare avanti grazie al grosso supporto che ci dà Atcl”.

In conclusione, Fornari ha ringraziato dell’ottimo lavoro svolto Andrea Maurizi e Simona Mainella. Il sindaco Arena ha, quindi, voluto ringraziare l’Atcl anche per il lavoro svolto per la performance della viterbese Donatella Pandimiglio, che si è esibita dentro il teatro dell’Unione deserto, valorizzando il teatro stesso.

Fornari ha precisato la volontà di fare un percorso di valorizzazione anche degli spazi e di come, i prossimi appuntamenti anticipati, vedranno importanti artisti. “Stiamo lavorando su tre concerti di musica classica di artisti contemporanei – ha sottolineato – e poi abbiamo in programma un altro spettacolo teatrale importante, che forse avrà la necessità anche di qualche esterna.  Per i concerti musicali cercheremo di fare il live in diretta”.

INFERNO NOVECENTO

da un’idea drammaturgica di Fabrizio Sinisi
uno spettacolo a cura di Federico Tiezzi
con Sandro Lombardi e David Riondino
luci Gianni Pollini
fonica Alessio Lotti
produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi

Dante nostro contemporaneo
L’Inferno e il grande giornalismo del Secolo Breve
A distanza di quindici anni dal fortunatissimo Dante Inferno, Federico Tiezzi riunisce di nuovo Sandro Lombardi e David Riondino intorno alla Commedia dantesca.
Lo spettacolo, che nasce da un’idea del giovane drammaturgo Fabrizio Sinisi, mette a confronto i maggiori personaggi dell’Inferno con grandi icone del Novecento (Lady Diana e Dodi Al Fayed, Marylin Monroe, Giulio Andreotti, Andy Warhol, Pier Paolo Pasolini…) o con momenti cruciali della sua storia (Hiroshima, il Vietnam, la guerra del Golfo…), costruendo una diversa possibilità di lettura e fruizione del poema fondante della nostra cultura.
Lo spettacolo innesca uno strumento attraverso il quale il mondo contemporaneo possa interpretare la prima cantica dantesca: ma offre anche un modo per farsene interpretare. La grande poesia di Dante diventa un percorso all’interno delle contraddizioni dell’uomo contemporaneo. E a sua volta la contemporaneità intride di nuove figure e di fatti presenti alla nostra memoria l’universo immaginario dell’al di là dantesco.
Alternando episodi dell’Inferno con brani di celebri firme del giornalismo italiano, si realizza un viaggio non solo attraverso la Commedia, ma anche una discesa nei gorghi dell’anomalo, tremendo secolo appena trascorso.

Accanto ai versi dell’Inferno, il Novecento occidentale trova infatti una sua disarmante coincidenza; e il testo di Dante, usato come lente d’ingrandimento della nostra epoca, rivela una straordinaria e quasi angosciante attualità.
Inferno Novecento invita dunque lo spettatore a un percorso in cui la poesia si faccia complementare alla cronaca: il Novecento – per tanti aspetti ancora il nostro tempo – diventa il luogo di una discesa agli inferi, di uno sguardo sulla nostra storia recente e sul nostro presente.

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