“Viterbo città bella, ma sporca”, il vice Sindaco Ciambella risponde a Frontini

(e f) – VITERBO – Impossibile riassumere in poche righe quanto avvenuto ieri sera, martedì 8 maggio, nel corso del confronto pubblico Frontini-Ciambella al Bar Schenardi , di fronte a numerosi cittadini, in attesa delle elezioni del 10 giugno, quando la Città dei Papi decreterà il successore di Leonardo Michelini. Le due candidate se le sono date di santa ragione e, tra i vari argomenti trattati, si è parlato anche di rifiuti. Riportiamo a seguire uno dei momenti più “vibranti” con il vice Sindaco Luisa Ciambella (Pd) a mettere i puntini sulle i dopo le accuse di Frontini di trovare, dopo 5 anni, una Viterbo “bella, ma sporca”.

“Le cose vanno sempre contestualizzate – le parole di Ciambella – Giustamente lei (riferito alla candidata di Viterbo2020 Frontini, ndr), ha fatto un’esperienza di 9 mesi in un’amministrazione che definire disastrosa è eufemistico. Peccato che quello che lei ha raccolto oggi in giro,  la città sporca e non pulita e degradata, sia frutto di un appalto dei rifiuti concepito da quella amministrazione che ha portato l’amministrazione Michelini a subire anche un’onta di infamia, rispetto alla gestione del servizio, rispetto soprattutto ai fatti penali di cui il Comune è stato vittima e come parte lesa. Noi, lo rivendico fino alla morte, abbiamo portato trasparenza, e posso assicurare che non era scontata. Quell’appalto che oggi ci ha portato ad avere grandi criticità. Dal 2015 abbiamo un tavolo con la Prefettura , sempre convocato, e la consapevolezza e l”essere civico significa questo : non fare una foto e mandarla ad un giornale locale e immaginare che il Comune si debba risentire. Sapete che il rifiuto abbandonato, indiscriminato, frutto della maleducazione , quanto ci cosa? Oltre all’appalto? 450mila euro l’anno, è quella vergogna che noi non abbiamo potuto recedere. Perché tu sai bene, Chiara, che sei un amministratore attento, che quando vai dall’avvocato amministrativista e ti spiega che rischi di pagare anche il danno alla società che regolarmente ha avuto un contratto, rischi di farlo pagare al Comune e quindi alla gente, tu che cosa fai? Fai come faresti a casa tua. Fai la buona madre di famiglia , io così mi sono sentita, e cerchi di tamponare con l’aiuto delle istituzioni, come abbiamo fatto, e cercare di pagare contenziosi che di certo non sono colpa di questa amministrazione”.

Immediata è stata, ca va sans dire, la replica di Frontini: “Il tema è che, se il contratto è stato scritto male, e io l’ho denunciato già nel 2013 e non ricordo , ma mi pare di ricordare che il Pd all’epoca quando furono votate le allora linee guida dell’allora capitolato si astenne e oggi le linee guida che voi ci avete fatto votare in consiglio comunale e vi siete votati in Consiglio comunale sono sostanzialmente sulla falsariga di quello precedente, di nuovo il sistema di porta a porta , con tutte le criticità che si sono verificate con questo appalto. E dico una cosa, è vero che il contratto è stato scritto male, è vero che è mancato tantissimo il controllo. Il direttore esecutivo del contratto è stato nominato soltanto a fine 2017, sono stati acquistati tutti i mastelli per estendere il porta a porta nella zona di Ponte di Cetti, abbiamo speso 23mila 435,28 euro oltre interessi e quello non è mai partito, pure quelli sono soldi dei cittadini viterbesi … Proprio perché l’appalto è stato scritto male, noi continuiamo a pagare 140mila per l’acquisto dei sacchi dell’organico che nemmeno ci vengono portati a casa perché non erano previsti all’interno del contratto. Allora, siccome è vero che i contratti non si possono modificare, ma è vero anche che la legge mi consente, nei limiti del 5% da una parte all’altra di ridurre o aumentare il contratto, quindi vero in parte, poi sarebbe interessante sapere quei 700mila euro di risparmio dell’organico investiti in teoria in maggiore spazzamento all’interno del centro storico , e nella pulizia del  guano di piccione dove stanno sti soldi perché il centro storico è sporco e la metà della città è stufa di vedere il guano alto così nelle vie del centro”.

Un botta e risposta secco, duro, che ha ricalcato le numerose battaglie svoltesi negli ultimi anni all’interno delle aule di Palazzo dei Priori. Un clima che, inevitabilmente, con l’avvicinarsi delle elezioni, è destinato a salire di temperatura…

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