Viterbo, Coldiretti: “Distretto sostenibile della nocciola crea nuovi posti di lavoro”

VITERBO – “L’obiettivo è quello di creare nuovi posti di lavoro e di valorizzare la vocazione turistica della Tuscia attraverso un distretto sostenibile della nocciola”. Così il presidente di Coldiretti Viterbo, Mauro Pacifici, sull’ambizioso progetto lanciato dalla federazione provinciale, che prevede un distretto sostenibile della nocciola.

Un piano che lega turismo e occupazione, ma che punta anche alla tutela dell’ambiente e della salute attraverso una collaborazione scientifica che rientra tra i numerosi partner coinvolti, molti dei quali hanno già dato la loro disponibilità.

“Un progetto ambizioso – prosegue Pacifici – che punta a rilanciare un prodotto che rappresenta un’eccellenza del nostro territorio. Abbiamo già avviato un percorso di riconoscimento molto complesso e lo stiamo portando avanti. Centrale è la difesa della biodiversità, che rappresenta quella distintività che contraddistingue la nostra terra”. 

Oltre tremila le persone che lavorano nella filiera della nocciola solo a Viterbo. Una coltivazione estesa anche ad altri comuni della provincia, che coinvolge complessivamente oltre ottomila famiglie. “Le nostre nocciole raggiungono standard molto elevati di qualità – aggiunge Pacifici – che non possono essere paragonati a quelli delle altre nazioni, che spesso rappresentano i maggiori esportatori come la Tunisia o la Turchia, dove i noccioleti hanno un’estinzione che è dieci volte maggiore alla nostra. Avviare nuovi impianti ci renderebbe dunque più competitivi sul mercato”. 

La filiera delle nocciole crea un indotto economico di oltre 150 milioni di euro. “Ed è proprio il carattere distintivo del nostro prodotto, che consente ai produttori ulteriori margini di reddito. Con il distretto sostenibile della nocciola – conclude Pacifici – sarà possibile incrementare ulteriormente l’occupazione in questo settore, creando nuovi posti di lavoro, che in un periodo delicato come questo, sono fondamentali per favorire la crescita del territorio. A beneficiarne sarà anche il turismo della Tuscia, che è ricca di bellezze storiche e architettoniche. Ci siamo sempre battuti, inoltre, per l’utilizzo di tecniche innovative che consentano di ridurre i trattamenti sanitari e quindi ottimizzare i consumi di acqua per evitare problemi ambientali. Questo ci permette di ottenere uno sviluppo ecosostenibile delle produzioni”. 

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