Viterbo, Coldiretti: “No ai 22 siti individuati per ospitare scorie nucleari nella Tuscia”

VITERBO – A Viterbo 22 dei 67 siti che ospiteranno le scorie nucleari in Italia, individuate dalla Sogin, nell’ambito della Carta nazionale aree potenzialmente idonee.“La Tuscia non può diventare il più grande deposito di rifiuti radioattivi del nostro Paese”, commenta il presidente di Coldiretti Viterbo, Mauro Pacifici. La realizzazione del sito interesserà oltre 150 ettari di terreno.

“Un processo trasparente per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi – prosegue Pacifici – è questo quello che chiediamo da tempo. Il nostro è un territorio vocato al turismo e rappresenta una grande risorsa del sistema agricolo. Non possiamo accettare che questa decisione metta in pericolo quanto è stato costruito fino ad ora. Siamo pronti a tutelare la nostra terra da progetti che rischiano di inquinarla e di intaccarne il patrimonio storico, agricolo e culturale”.

Tra i Comuni individuati nella provincia di Viterbo potenzialmente idonei nel Lazio ad ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari secondo la carta Cnapi figurano Ischia di Castro, Canino-Cellere-Ischia di Castro, Montalto di Castro 1, Montalto di Castro2, Canino1, Tessennano-Tuscania, Arlena di Castro-Piansano-Tuscania, Piansano-Tuscania, Tuscania,Canino-Montalto di Castro1, Canino 2, Arlena di Castro-Tessennano-Tuscania, Arlena di Castro-Tuscania 1,Arlena di Castro-Tuscania2, Canino-Montalto di Castro 2, Tarquinia-Tuscania, Soriano nel Cimino, Soriano nel Cimino-Vasanello-Vignanello, Gallese-Vignanello, Corchiano-Vignanello, Corchiano-Gallese, Corchiano.

“Il nostro territorio vanta Dop e Igp di grande pregio – aggiunge Pacifici – aree archeologiche famose in tutto il mondo, paesaggi e territori, che con la loro bellezza incontaminata e preservata dalle aziende agricole, fanno si che siano fonte di attrazione turistica, sostenendo leconomia ed il benessere”. 

Prosegue la battaglia anche contro il fotovoltaico. “Abbiamo sempre difeso il territorio anche contro chi cerca di consumare suolo agricolo produttivo – conclude Pacifici – così come sta accadendo per l’installazione di pannelli fotovoltaici. In merito abbiamo lanciato dallo scorso luglio una raccolta firme per fermare questo scempio. Non accetteremo chi intende inquinare il nostro splendido territorio che va preservato”.​

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE