Viterbo, Confesercenti: “Pasqua alla scoperta dei sapori tradizionali e dei prodotti tipici della Tuscia”

VITERBO – “Anche nell’incertezza delle previsioni meteo, la Tuscia registrerà un importante flusso di presenze di visitatori tra cui quelli che festeggeranno la Santa Pasqua con il tradizionale pranzo insieme ai famigliari e chi invece si recherà al ristorante. La filiera turistica commerciale ed agroalimentare è pronta a fidelizzare i tanti turisti, nella stragrande maggioranza italiani ed anche un po’ europei, previsti soprattutto nelle città d’arte e nei borghi storici della Tuscia – afferma Vincenzo Peparello, presidente Confesercenti Viterbo -. Molte presenze si registreranno anche nei laghi, al mare e nei centri termali. Si registrano invece un maggior numero di prenotazioni e permanenze di turisti stranieri per il ponte lungo del 25 Aprile e del 1° Maggio.

Le aspettative si indirizzano un po’ in tutti i reparti specializzati della ristorazione (macellerie, salumerie, pescherie, forni e frutterie).

Per la domenica di Pasqua si prevede un pranzo rigorosamente tradizionale all’insegna della qualità e della tradizione della Tuscia. I nostri asparagi, i carciofi, le insalate, le patate novelle, faranno da contorno a piatti a base di carni suine, ovine e bovine e di pascoli viterbesi e della Maremma laziale. Si prediligeranno anche piatti di carni alternative e bianche come ad esempio l’arrotolato di tacchino, coniglio farcito a porchetta con finocchietto selvatico e roast beef e piatti a base di pesce.

Non mancherà la tradizionale corallina: il salame pasquale con un alto trend di consumo ma anche il capocollo, il lombetto e i formaggi pecorini: tutti prodotti in crescita grazie alla qualità dei nostri produttori, allevatori e maestri casari.

Il consumo dei dolci della ricorrenza si prevede sempre alto con le pizze di Pasqua dolci e salate in primo piano e le colombe con le uova di cioccolato rigorosamente artigianali. Le pasticcerie e i forni specializzati nella produzione di prodotti della tradizione realizzano ormai anche dolci farciti e con dediche. Da sottolineare inoltre i consumi degli olii extravergine di oliva, dei formaggi e dei salumi e di tutte le produzioni DOP, DOC, IGT e delle eccellenze enologiche locali utilizzate per gli abbinamenti di pranzi e di cene.

Invitiamo i consumatori, i turisti e i residenti a non perdere la tradizione! Invitiamo a comprare i prodotti del nostro territorio – conclude Vincenzo Peparello -. Il nostro è un invito propositivo ad orientare la propria spesa sui prodotti di eccellenza della Tuscia anche a difesa del made in Italy ancora poco tutelato a livello nazionale e internazionale. Il settore agro alimentare non perde colpi rispetto agli anni passati anzi è sempre in aumento facendo riferimento alle tradizioni. I nostri fornai, i nostri pasticceri e i nostri artigiani offrono oltre alla tradizione anche un’alta qualità. Raccomandiamo quindi ai cittadini residenti di rivolgersi ai produttori locali e alle attività di fiducia e segnaliamo che, nonostante una serie di rincari della materia prima, se si trovassero degli aumenti, questi sono sempre giustificati in quanto prodotti di eccellenza. I nostri produttori vanno premiati così come i nostri prodotti. Con questa ripartenza ripartiamo anche noi con la valorizzazione di eventi con i prodotti della cucina tradizionale e ripresenteremo la ‘Guida enogastronomica’ e il “Tour enogastronomico della Tuscia” anche in versione web”.

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