Esclusione abitativa dei poveri, nasce il progetto “Una casa è possibile”

VITERBO – Anche a Viterbo è ormai tempo di interrogarsi sulle vecchie e nuove povertà ricercando soluzioni concrete ai bisogni delle persone più svantaggiate, avendo ben presente che gli interventi assistenziali sono certamente importanti per affrontare la quotidianità, ma devono essere solo relative all’emergenza. Il processo di impoverimento ha portato alla crescita della vulnerabilità di vaste componenti della società per le quali il dramma della povertà si è esteso al disagio ed al rischio abitativo, in un contesto sociale che rende, ai più, inaccessibile l’affitto e selvaggio lo sfratto.

Si ripropone così, in modo crudo, il problema dell’esclusione abitativa dei ceti meno abbienti che continuano ad essere considerati come popolazione “marginale”, mai destinataria di vere abitazioni, ma solo di strutture di accoglienza e dormitori. Tra le iniziative che la nostra Associazione vuole perseguire e realizzare a partire dal 2021, particolare rilievo sociale assume il progetto “una casa è possibile” il cui scopo è di avviare esperienze nuove, fortemente caratterizzate da azioni di solidarietà concreta, con l’obbiettivo di contribuire a dare risposte positive alle persone più vulnerabili. Con il progetto “una casa è possibile” ci rivolgiamo sia agli Enti Pubblici che a quelli privati e ad ogni altra realtà contigua al progetto stesso, proponendo di mettere a “valore sociale” i patrimoni immobiliari non utilizzati, mantenendoli sempre adeguati alle esigenze del proprietario e dell’utilizzatore. Alle diverse categorie di soggetti che potranno intervenire in questa ambiziosa ed utile iniziativa chiediamo di riconoscersi in un impegno anche minimo, che contribuisca alla realizzazione del programma. La disponibilità della comunità locale ci aiuterà anche a capire quanto forte sia l’impegno concreto a favore degli altri, al di là di particolari emergenze o specifiche circostanze. L’armonizzazione del settore pubblico con quello privato, determinerà nuove relazioni sociali, la nascita di innovative strategie di welfare, capaci di contribuire alla creazione di azioni e buone pratiche per mettere più persone possibili, tra quelle che oggi vivono come “popolazione marginale” nella condizione di sperare in un futuro migliore che passa, soprattutto, attraverso soluzioni abitative adeguate alle condizioni dei più deboli.

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