Viterbo, Fratelli d’Italia a Piazza della Rocca per la riforma sul presidenzialismo

di SIMONE CHIANI-

VITERBO – “Presidenzialismo per il rilancio dell’Italia”: dalle 18 di oggi, sotto i portici di Piazza della Rocca, si è svolta la conferenza di Fratelli d’Italia Viterbo, alla presenza della candidata sindaco Laura Allegrini e il deputato Mauro Rotelli, con offerta possibilità per il pubblico di contribuire con una firma alla proposta di riforma sul presidenzialismo italiano.

Presenti, tra gli altri, il coordinatore del circolo Viterbo Luigi Maria Buzzi , il deputato Galeazzo Bignami, Luigi di Gregorio, professore di Scienza Politica all’Unitus di Viterbo e il coordinatore provinciale Massimo Giampieri.

Subito la concorrente per il posto di primo cittadino ci ha tenuto a ricordare l’importanza di parlare del “come” si può arrivare a realizzare i sogni, più che dei sogni stessi; non si è voluta sbilanciare sui punti del programma politico, ma ha sottolineato che si tratterà di un piano d’azione contraddistinto per concretezza.

Mauro Rotelli, da parte sua, ha sottolineato l’importanza di capire “come il Presidenzialismo possa avere delle ricadute” sulla politica di tutti i giorni e su temi concreti, parlando in proposito di questioni “correlate”.
Inevitabile peraltro il riferimento alle elezioni francesi, ovvio parallelismo nel rispetto del tema trattato.

“Essere coerenti per noi è una pre-condizione, non è un pregio da sbandierare” ci ha tenuto a sottolineare il deputato, con evidenti riferimenti alla propaganda di altre concorrenti politiche.

Luigi Di Gregorio ha ripercorso la storia del sistema elettorale italiano e dei risultati che esso nei suoi mutamenti ha portato, individuando nei partiti la vera instabilità ed efficacia dei nostri governi, a differenza per esempio degli altri Stati con sistemi governativi-elettorali simili. “L’anomalia, il problema italiano, per me, è nei partiti”.
Tutto il suo discorso è stato infatti volto a supportare questa corsa al presidenzialismo capeggiata da Fratelli d’Italia.

Anche Luigi Maria Buzzi e Galeazzo Bignami sono tornati nel finale sull’importanza di questa “storica battaglia della destra”; Bignami, analizzando gli sviluppi dell’attuale sistema in vigore, è arrivato perfino a parlare del comunismo come “infezione mentale”, che va in direzione opposta rispetto a ciò che serve attualmente al Paese.

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