Viterbo, Fusco (Lega): “Il Governo non perda tempo. Coinvolga le FF.AA. nel piano di distribuzione dei vaccini”

VITERBO – Riceviamo da Umberto Fusco (Capogruppo Lega Commissione Difesa Senato) e pubblichiamo: “In Commissione Difesa, alla presenza in audizione dell’Ispettore Generale della Sanità Militare, Maggior Generale Nicola Sebastiani, ho potuto apprezzare il grande impegno che le nostre Forze armate stanno impiegando a livello sanitario nelle missioni internazionali e lo straordinario sforzo con cui stanno operando, su tutto il territorio nazionale, nel contrasto alla diffusione del Covid-19.

Anche in questa emergenza, seppur non sempre con il giusto riconoscimento che invece tutto ciò meriterebbe, le Forze armate hanno fornito indispensabili attività di supporto alla Sanità nazionale, con l’invio di medici e infermieri militari, l’allestimento di ospedali da campo e la predisposizione di strutture sanitarie militari per accogliere i pazienti.

La notizia dei promettenti risultati del vaccino allo studio della Pfizer e la contrattazione che sta avvenendo a livello europeo, fanno ben sperare circa l’evolversi dell’attuale situazione epidemiologica.

Il Governo italiano non si faccia trovare impreparato e coinvolga, sin sa subito, le Forze armate, che potrebbero fornire un importante contributo anche con riguardo alla logistica, al trasporto e alla distribuzione dei vaccini.

Il vaccino in questione, infatti, presenta diverse problematiche legate alla distribuzione, richiedendo una temperatura di -80°, sia in fase di trasporto, che in quella di conservazione, prima dell’effettiva somministrazione alla popolazione.

Le specificità distributive del vaccino non consentiranno, verosimilmente, che lo stesso possa essere somministrato da tutto il personale sanitario, se non altamente qualificato e ben istruito. Ritengo, pertanto, opportuno che si inizi immediatamente a coinvolgere le Forze Armate sia per le strutture, che per le risorse sanitarie che queste sono in grado di offrire, a supporto del personale medico civile.

Sono convinto che un’interlocuzione tra autorità sanitarie e Forze armate, già in questa fase, potrà senz’altro offrire delle soluzioni in tempo utile, per far sì che all’arrivo delle dosi, previste già ad inizio anno, si possa procedere senza intoppi con la distribuzione e quindi con la somministrazione”.

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