Università Unimarconi

Viterbo, il 10 settembre il rito secolare del Patto d’Amore

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “Una delle sale più belle del palazzo dei Priori, sede del comune di Viterbo, è dedicata alla Madonna della Quercia, e in un racconto iconografico di rara bellezza, si snoda la storia del culto e della devozione; qui dall’immagine della tegola posta sulla quercia in un campo, attraverso avvenimenti e miracoli, si arriva alla grande processione del 1577, guidata dal vescovo Montigli.

Un’immagine questa potente e bellissima, che restituisce a chi la guarda sensazioni e sentimenti che hanno a che fare con la fede, l’umanità, l’unità, la solennità e la bellezza. Un’immagine che ci riporta a domenica prossima, quando dopo cinque secoli si replicherà quella stessa immagine. Ma che senso hanno nel 2023 processioni e cortei? Che senso ha rinnovare il Patto d’Amore, questo rito secolare con cui il comune di Viterbo affida la nostra città alla Madonna della Quercia, ponendola sotto la sua protezione?

Le grandi processioni dei secoli passati venivano fatte come ringraziamento perché ci si salvò da peste, invasioni, terremoti. E oggi? Oggi ripetere quel rito che senso ha? A parte il fatto che anche noi recentemente abbiamo superato una pandemia mondiale e pure chi direttamente o indirettamente non è stato colpito dal virus, ha vissuto momenti di costrizione che rimarranno scolpiti per sempre nell’anima…il significato, oltre alla fede per chi crede, va ricercato nel senso di appartenenza alla nostra città ed alle sue radici, nella condivisione dei valori fondanti della nostra comunità. Alla domanda del Piccolo Principe “Che cos’è un rito?” la volpe rispondeva “Anche questa è una cosa da tempo dimenticata. È quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore.”

Domenica sarà un giorno diverso dagli altri giorni, sarà una giornata di festa per la città e della città. E siamo profondamente felici che in processione parteciperanno i rappresentanti di istituzioni religiose civili e militari, confraternite, cavalierati, parrocchie ed associazioni, e anche tanti giovani… che ci impegneremo a coinvolgere sempre di più, trasmettendo loro la conoscenza e l’amore per la nostra storia, la nostra cultura e le nostre radici, affinché i gesti siano pieni di significato… non forme svuotate di senso e contenuto. Vi aspettiamo, con appuntamento alle 16,15 alla chiesa di Santa Maria del Paradiso, per camminare insieme verso il Santuario di Santa Maria della Quercia.. una strada che volle cinque secoli fa papa Paolo III Farnese proprio come collegamento per unire la città di Viterbo al santuario.

Sarà una giornata di condivisione e di festa, a cui seguirà un programma di iniziative culturali per far scoprire e riscoprire la bellezza monumentale e viva della nostra basilica”.

 

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