VITERBO – Il 16 febbraio 2024, presso la Fondazione Carivit, Sala delle Assemblee, sita in via Cavour 67, Viterbo, si terrà la presentazione del libro “Frammenti – Architettura Contemporanea nella Tuscia”, in collaborazione con l’Ordine degli architetti di Viterbo e TusciaUp.
L’opera di Alfredo Giacomini pubblicata dalla casa editrice Davide Ghaleb, con il patrocino e il contibuto della Fondazione Carivit, fa parte della collana “Quaderni della Tuscia”, fondata da Enrico Guidoni e giunta al suo sesto volume.
L’autore offre un’attenta ricerca attraverso una prospettiva inedita e innovativa sull’architettura, rivelando il caos spesso nascosto nell’ambiente costruito che ci circonda. Un caos che, purtroppo, tende a celare esempi di grande valore dietro una moltitudine di edifici poco significativi e poco solidi.
Il libro si propone di narrare l’architettura con un tono leggero, rendendola accessibile a tutti, in particolare a coloro che potrebbero sentirsi estranei a questa disciplina.
Tuttavia, nessuno può considerarsi veramente estraneo: possiamo evitare di leggere un libro che non ci appassiona o di ascoltare una musica che ci disturba, ma non possiamo ignorare gli edifici che ci circondano.
Attraverso il tentativo di trovare conforto nelle radici antiche e nelle parti monumentali della città, spesso diamo per scontato che i nuovi quartieri siano esempi negativi, irrimediabili. Tuttavia, questo libro aspira a stimolare una riflessione su questa realtà e a promuovere un cambiamento.
Alla presentazione, che sarà introdotta dai saluti di benvenuto di Elisabetta De Minicis, interverranno figure di rilievo come Margherita Eichberg della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della provincia di Viterbo e dell’Etruria meridionale; Giorgio Saraconi, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Viterbo; Alfredo Passeri, e infine, Alfredo Giacomini, autore del volume. Il libro si pone come un punto di riflessione sui mutamenti architettonici che hanno caratterizzato il secolo scorso fino ai giorni nostri, suscitando interrogativi su come le città stiano mutando e quali possano essere le risposte a questo cambiamento. Sicuramente, questo libro sarà l’inizio di una riflessione profonda di tali tematiche e la prima pietra di approfondimenti futuri.