di REDAZIONE-
VITERBO- Durante il consiglio comunale, la consigliera Luisa Ciambella (Per il Bene Comune) ha presentato un’interrogazione urgente chiedendo se il Comune di Viterbo intenda costituirsi parte civile nell’udienza preliminare del 21 novembre. L’udienza riguarda il possibile rinvio a giudizio della sindaca Chiara Frontini e del marito Fabio Cavini, accusati di minaccia a corpo politico in concorso, a seguito di una segnalazione dell’ex consigliere di maggioranza Bruzziches. Ciambella ha sottolineato che le accuse toccano direttamente il buon andamento e l’immagine del Comune, chiedendo chiarimenti sulla posizione dell’amministrazione e sulle eventuali iniziative legali. Ha poi interpellato il segretario generale, Paola Musso, la quale ha dichiarato di non avere informazioni dirette sulla vicenda, essendo in carica da poco, e ha anticipato che sarà richiesto un parere all’ufficio legale.
Il vicesindaco Alfonso Antoniozzi ha precisato che la giunta deciderà sulla base del parere legale, lasciando aperta la questione. Tuttavia, la risposta non ha soddisfatto Ciambella, che ha criticato l’assenza di un orientamento chiaro a pochi giorni dall’udienza: “La scadenza è imminente, serviva maggiore prontezza”, ha commentato. L’udienza del 21 novembre sarà cruciale per chiarire il futuro della vicenda e la posizione del Comune nel procedimento giudiziario.