VITERBO – Nei giorni scorsi il Questore di Viterbo, a seguito di una scrupolosa attività istruttoria operata dal personale della Polizia di Stato della Divisione Anticrimine, ha adottato nei confronti di due cittadini italiani, di ventotto e ventidue anni, il divieto di accesso ai locali pubblici della provincia.
Il provvedimento è scaturito a seguito di un intervento effettuato dagli equipaggi della Squadra Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Viterbo e del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Viterbo in Piazza del Plebiscito, su segnalazione pervenuta al Numero Unico di Emergenza 112 di una lite violenta tra due persone.
Giunti sul posto gli operatori intercettavano i due soggetti che stavano creando scompiglio nella zona e che, per sottrarsi ai controlli, inveivano con parole irripetibili nei loro confronti fino ad aggredirli fisicamente. I due venivano poi bloccati anche con l’utilizzo di strumenti di contenimento e per uno di loro si rendeva necessario ricorrere all’intervento del personale del 118. Ma al momento del soccorso dei sanitari, l’uomo minacciava gli stessi e, salito sul mezzo, danneggiava alcune strumentazioni presenti sull’autoambulanza.
I due, entrambi pluriupregiudicati per reati contro il patrimonio ed in materia di sostanze stupefacenti, venivano tratti in arresto per lesioni personali, resistenza, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale.
Inoltre, nei loro confronti, già destinatari della misura di prevenzione dell’Avviso Orale, ritenuto che dalle condotte delittuose messe in atto possa derivare un pericolo concreto e attuale per la sicurezza pubblica è scattato il provvedimento del Questore che li costringerà per due anni a rimanere lontano dai locali pubblici e di pubblico intrattenimento ubicati nella Provincia di Viterbo, nonché di stazionare nei pressi degli stessi.
L’inosservanza della misura di prevenzione è punibile penalmente, ai sensi della Legge n. 173 del 2020, con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da diecimila a ventiquattromila euro.