Viterbo, proroga chiusura locali: l’Amministrazione convoca rappresentanze dei cittadini

di SIMONE CHIANI-

 

VITERBO – Sembra essere davvero giunto il momento di cambiare: l’amministrazione Frontini, rappresentata dall’assessore Silvio Franco e dai consiglieri Di Fusco, Nunzi e Pierangeli, ha convocato nel pomeriggio di oggi varie rappresentanze della popolazione, per comprendere se sia arrivato il tempo di mettere in atto la tormentatissima proroga oraria per gli esercizi commerciali del Centro Storico.

Da ormai diversi anni, infatti, si discute sulla possibilità di posticipare l’attuale obbligo di chiusura per i locali (bar, ristoranti e simili) nella zona antica dalla città dall’attuale 1 di notte ad almeno le 2. L’ultimo provvedimento, il Patto della Notte, aveva permesso di spostare tale termine da mezzanotte all’1, spostamento che mai effettivamente ha reso soddisfatti gli imprenditori del settore Ho.Re.Ca..

L’amministrazione, dunque, rappresentata dall’assessore Franco e dai vari consiglieri, ha deciso di incontrare le associazioni di categoria, le associazioni studentesche e i comitati dei cittadini. In una delle sale del Comune di Viterbo a Piazza del Plebiscito, i giovani in particolare, che soffrono tale situazione tanto quanto i professionisti del settore, hanno potuto esprimere le proprie opinioni a riguardo attraverso una riunione aperta, fortemente voluta dall’attuale Amministrazione, che vorrebbe da parte sua “un centro più a misura di giovane”.

Da un lato i giovani e gli esercenti favorevoli a un Centro vivo e frequentato, dall’altro i cittadini che votano invece per un Centro-dormitorio. Le proposte dei giovani al Comune, oltre a quella base di prorogare l’orario fino almeno alle ore 2, sono state svariate, ed è bene qui riportarne alcune:

– Finanziamenti per insonorizzazione locali o abitazioni;
– Risolvere la paura di uscire la sera investendo sulla sicurezza;
– Buttafuori dei locali come vigili essi stessi per supportare le forze dell’ordine;
– Garantire spazi fisici di aggregazione giovanile, anche durante la notte;
– Migliorare l’accoglienza di persone provenienti da altre città attraverso interventi sulle residenze universitarie.

L’incontro, durato quasi 2 ore, ha reso chiaramente la posizione di una Viterbo che sente sempre di più la necessità di tornare a vivere la sera. La proroga oraria, in questo senso, può essere il primo passo verso l’utopia di una città viva e sicura anche durante la notte.

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