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Viterbo regina del Carnevale! Una festa strepitosa (VIDEO)

Di ANNA MARIA STEFANINI-

Viterbo – “Quant’è bella giovinezza, / che si fugge tuttavia! / Chi vuol esser lieto, sia / del doman non c’è certezza”, cantava Lorenzo il Magnifico durante i grandi carnevali di Firenze.

Che gioia, quanti balli, che spensieratezza oggi, 18 febbraio, a Viterbo: dopo la pausa dovuta alla pandemia, la Città dei Papi è diventata di nuovo regina del Carnevale.

Folla, divertimento, maschere, spensieratezza, colori e danze. Re Carnevale Lucio Matteucci e il Comitato organizzativo hanno fatto un gran lavoro, premiato dal pubblico viterbese.

Un tempo, il Carnevale garantiva l’allegria pazza e la sospensione temporanea delle leggi, delle regole e della morale. A Viterbo, nel rispetto dell’ordine e delle regole, il Carnevale ha regalato un pomeriggio davvero splendido.

Circa 700 figuranti, carri e gruppi mascherati, palloncini giallo-blu, Frisigello, coriandoli, stelle filanti, musica, impegno, allegria: ecco gli ingredienti del Carnevale viterbese.

Il Carnevale di oggi si ispira ancora alle belle maschere del tempo che fu e i gruppi viterbesi hanno curato in ogni dettaglio costumi e corteo. Impossibile non lasciarsi travolgere da cotanta allegria!

Della serie “se nun so’ goji nun ce li volemo”, le maschere fanno sorridere e coinvolgono anche i sani di mente.

Presenti la sindaca Chiara Frontini, l’amministrazione comunale e tantissime persone con troppa voglia di divertirsi. La sindaca con il cappello e la bacchetta da fatina ha detto sul palco “Biddibi Bobbidi Boo! E le buche non ci sono più”. Magari fosse così.. ma le buche continuano ad essere a Viterbo, ormai da troppo tempo e sono alcune diventate dei veri crateri..

Dopo l’allegro percorso, grande festa a piazza del Teatro.
“Semel in anno licet insanire”: si può ben essere folli una volta l’anno!

Adulti, anziani, bambini, tutti a ballare con Mammo Rappo e le irresistibili musiche del dj Ricardo Scorsino  e staff Class Club.

La Sindaca, con classe e maestria, apre le danze e poi via ai trenini, ai balli di gruppo, al rock, a “Ha capito come” di Mammo Rappo. Presenti anche le lavandaie di Bolsena.
Il Carnevale unisce: persone di tutte le età, di ogni estrazione sociale, di nazioni diverse tutte insieme.
I balli, nel passato, erano dedicati alle divinità della terra.
Quelli dell’odierno Carnevale sono in onore di Viterbo, regina per una sera.

Nel Rinascimento i carri carnevaleschi esibivano la grandezza dei signori e permettevano al popolo sfrenati baccanali. A Viterbo hanno rappresentato l’impegno, la voglia di fare, l’allegria.
E ancora tutti a fare festa, dalle 15 fino a oltre il tramonto per un Carnevale indimenticabile.

 

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