Viterbo ricorda Dante, De Carolis: “Oggi inauguriamo il primo di 8 pannelli dedicati al Sommo Poeta”

di DIEGO GALLI –

VITERBO – In occasione del suo Settecentenario, la città di Viterbo ha ricordato stamattina Dante Alighieri inaugurando il primo di otto pannelli che andranno ad arricchire alcune piazze e luoghi del capoluogo della Tuscia “toccati” dal Sommo Poeta.

Realizzate in collaborazione con l’Istituto Orioli e il Liceo Buratti, le otto targhe riporteranno la storia contenuta negli altrettanti canti che Dante dedicò direttamente (e, indirettamente) alla città di Viterbo. Un progetto promosso dal Comune di Viterbo e dal Rotary Club, supportato anche dal Touring Club e dal suo rappresentante Vincenzo Ceniti.

“Abbiamo voluto dare alla città un percorso sui luoghi che Dante racconta nella sua Divina Commedia”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura e al Turismo Marco De Carolis.

“Un’idea che arricchisce la città il Comune e tutti i cittadini – ha poi proseguito il vicesindaco Laura Allegrini – Dante è una lettura straordinaria, un gigante che merita di essere compreso nel corso della propria vita. Viterbo ha bisogno di sottolineare la bellezza e la qualità delle persone che già allora rendevano questa città non provinciale, ma internazionale”.

Accanto ai rappresentanti dell’amministrazione locale, anche il Prof. Gianluca Zappa, che ha curato la realizzazione degli otto pannelli e i giovani ragazzi dell’Istituto Orioli e del Liceo Buratti di Viterbo.

Il primo degli otto pannelli, inaugurato stamattina, è stato posizionato presso Piazza San Lorenzo, all’ombra del Duomo, in ricordo dei versi del Poeta che vedono per protagonisti i papi Niccolò III, Martino IV e Giovanni XXI, tutti risieduti a Viterbo negli anni in cui era sede papale.

A inaugurare la giornata, anche il vescovo Lino Fumagalli, che ha voluto “mettere in guardia” i tanti giovani studenti presenti: “Diffidate da chi vi chiede poco. Vuol dire che non si fida troppo delle vostre capacità. Oggigiorno, purtroppo, viviamo un momento in cui si chiede sempre meno ai nostri giovani, anche a scuola”.

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