Viterbo “si illumina” per Borsellino, Rotelli: “Una fiaccolata senza simboli di partito, contro i crimini di stampo mafioso”

di DIEGO GALLI –

Da destra a sinistra, tantissimi politici della Tuscia hanno deciso oggi di togliersi la “casacca” del partito per indossare quella della legalità. L’occasione è quella della fiaccolata – promossa da Fratelli d’Italia – che vuole ricordare, a distanza di 29 anni dalla terribile vicenda, la scomparsa del giudice Paolo Borsellino.

Da sx, il sindaco di San Lorenzo Nuovo Massimo Bambini e il deputato Mauro Rotelli

“Ormai si tratta di una tradizione – ci spiega il deputato Mauro Rotelli (FdI), presente alla fiaccolata – superpartes e senza distinzioni tra partiti, ma che vuole unicamente ricordare una figura eroica come quella di Paolo Borsellino”

Tantissimi, in effetti, i presenti alla commemorazione, provenienti da ogni partito. Un appuntamento che i rappresentanti delle istituzioni della Tuscia hanno deciso di celebrare con una silenziosa e statica fiaccolata dinnanzi al murales di via Falcone e Borsellino. Un’opera sorta per imprimere, anche nella memoria dei viterbesi, il ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, entrambi vittime della mafia.

Fiaccole accese per la strage di via Amelio

Un’occasione unica, che dimostra il vero anello di congiunzione che lega tutta la Tuscia, tutta l’Italia. Dal presidente della Provincia Pietro Nocchi (PD), al sindaco di Viterbo Giovanni Maria Arena (FI), tutti hanno scelto di presenziare all’evento.

#PaoloVive è l’hashtag che sui social è rimbalzato in questa giornata e che è stato ricordato da molti amministratori con parole e citazioni note dal profondo significato. “La paura è umana, ma combattetela con il coraggio. Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come in un incubo”, questa, per esempio, è la frase che è stata scelta dal sindaco di Valentano Stefano Bigiotti, anche lui presente alla celebrazione.

“Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”, è invece la frase scelta dal sindaco di Civita Castellana, Luca Giampieri, per ravvivare la fiamma della lotta contro la mafia e l’omertà.

“L’impegno che dobbiamo tutti prefissarci è che possa essere una rinascita in cui mettere al primo posto giustizia ed onestà – ha dichiarato, invece, Pietro Nocchi – Come istituzioni è un impegno che vogliamo rappresentare, uniti come questa sera con l’obiettivo unico di mantenere accesa la fiamma della legalità”.

Tra i presenti, anche il sindaco di Viterbo Giovanni Maria Arena

“L’anno scorso il Covid ci aveva impedito di ricordare questa data, ma è stato possibile celebrarla con la realizzazione del murales che oggi troviamo alle nostre spalle, dipinto sul muro di cinta della stazione provinciale dei Carabinieri di Viterbo, su concessione del loro comandante – prosegue Mauro Rotelli – Oggi, dalle 21, abbiamo potuto riunirci dal vivo, con una fiaccolata statica. Il ricordo di Paolo Borsellino, della sua scorta, vittime della strage di 29 anni fa è ancora vivo, così come lo è la lotta ai crimini di stampo mafioso”.

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