Viterbo si mobilita contro il dimensionamento del Carmine: ricorso al Tar e sit-in di protesta

di REDAZIONE-

VITERBO- La comunità di Viterbo si oppone con forza alla delibera regionale che prevede il dimensionamento dell’Istituto Comprensivo Carmine, una decisione che comporterebbe la perdita di autonomia, dirigenza e segreteria, attraverso un accorpamento giudicato strategicamente sbagliato.

Nel pomeriggio di ieri, presso l’istituto, si è tenuta una riunione con famiglie, dirigenti scolastici, assessori e consiglieri comunali per organizzare le prossime azioni. La sindaca Chiara Frontini ha tracciato il percorso: un ricorso al Tar, un consiglio comunale straordinario e manifestazioni pubbliche, tra cui un sit-in in piazza e una possibile trasferta a Roma durante un consiglio regionale.

“Questa non può essere solo la battaglia della sindaca contro la regione. Deve essere l’intera comunità – la scuola, il quartiere, la città – a far sentire la propria voce”, ha dichiarato Frontini, invitando i cittadini a una mobilitazione compatta.

L’Istituto Carmine supera di poco i 600 iscritti, soglia minima per mantenere l’autonomia, e sta ricevendo investimenti attraverso i fondi PNRR. Inoltre, accoglie un numero significativo di studenti con bisogni educativi speciali, elemento che rafforza l’opposizione al dimensionamento.

La dirigente scolastica Anna Grazia Pieragostini ha sottolineato che questa scuola rappresenta un punto di riferimento per la città, sia per la qualità dell’insegnamento sia per il suo ruolo sociale. “È una scelta sbagliata per la comunità. Il Carmine è una realtà inclusiva e innovativa, selezionata anche da Invalsi per la qualità dell’inclusione sociale e capofila provinciale della rete Special Olympics”, ha spiegato.
Il Carmine non è solo un’istituzione scolastica, ma un presidio di valori come inclusione e comunità, come ricordato anche dall’assessora Rosanna Giliberto, ex insegnante dell’istituto. Progetti di rilievo, come quello legato al Carnevale viterbese, hanno reso la scuola un modello di eccellenza a livello nazionale.

Frontini e Pieragostini, con il sostegno di altri amministratori, ribadiscono la volontà di lottare fino all’ultimo per preservare l’autonomia dell’istituto. “Non sarà facile, ma crediamo in questa battaglia per il futuro della scuola e della comunità”, ha concluso Pieragostini.

La mobilitazione continuerà nelle prossime settimane, in un clima di incertezza legato anche alla scadenza delle iscrizioni del 10 febbraio. La comunità scolastica di Viterbo è determinata a far valere le proprie ragioni.

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