VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “Il SIULP di Viterbo sempre attento alle situazioni lavorative in cui operano i colleghi, sia della Questura, Commissariato e Specialità, analizzando i pensionamenti degli anni 2024, 2025 e 2026 nel corso dei quali coloro che hanno raggiunto i 60 anni di età e il collocamento in quiescenza sarà obbligatorio, è emerso che si verificherà una voragine che porterà alla diminuzione del personale di circa il 30 %.
Si rammenta che l’età media del personale della Polizia di Stato in questa provincia si attesta intorno ai 53 anni.
Vengono assegnati operatori che hanno terminato il corso di formazione ed altri che stanno attendendo, da diversi anni, il trasferimento nella nostra provincia, ma con un numero comunque esiguo che è di gran lunga lontano dalla possibilità di poter coprire la voragine suddetta.
A ciò si aggiunga che, per esigenze a livello nazionale diversi colleghi, di ogni ordine e grado, vengono aggregati con cadenza mensile in altre province d’Italia, arrecando un aggravio nella gestione dei servizi ed un disagio alla vita famigliare dei colleghi.
Si dà atto dell’impegno fattivo del Questore con il nostro Dipartimento.
Con queste premesse la preoccupazione di questa O.S. è : fino a quando si potranno assicurare i servizi che quotidianamente, con enorme spirito di sacrificio, vengono predisposti per il controllo del territorio e per l’ordine e la sicurezza pubblica da parte delle pattuglie della Polizia di Stato che operano in questa provincia?
Data la recrudescenza della criminalità, sotto gli occhi di tutti, fra l’altro anche nei confronti degli operatori di Polizia come si può pensare di affrontare tale problematica?
Il SIULP di Viterbo ha già informato la segreteria nazionale per trovare adeguate e veloci soluzioni, nell’ambito del dialogo e confronto già in essere con il nostro Dipartimento ed il Governo (si ricorda il mancato turn over e la chiusura delle Scuole di Polizia).
Il SIULP di Viterbo si rivolge ai rappresentanti delle Istituzioni politiche di questa provincia affinchè, analogamente a quanto già successo negli anni passati, si facciano portavoce delle esigenze del territorio, a vantaggio della sicurezza e tranquillità della nostra comunità e del lavoro quotidiano di tutti i colleghi della Polizia di Stato”.
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