VITERBO – “Siamo il punto di riferimento per chi crede nella giustizia sociale e nei diritti dei lavoratori”. La segretaria generale della Uil di Viterbo Silvia Somigli apre così il percorso che porterà alle prossime elezioni delle Rsu nelle scuole, nell’aprile del 2025. E lo fa incontrando le rappresentanze sindacali a Villa Sofia, Viterbo.
Assieme a Somigli, ci sono anche il segretario organizzativo nazionale Giancarlo Turi, il presidente della provincia Alessandro Romoli, il vicepresidente del consiglio regionale Enrico Panunzi e la consigliera comunale Alessandra Troncarelli.
“Ci troviamo qui per riflettere su ciò che siamo stati, su ciò che abbiamo fatto e su ciò che possiamo ancora diventare – dice Somigli alle Rsu della Uil scuola –. È un momento importante, in cui guardare al passato con orgoglio, affrontare il presente con consapevolezza e proiettarsi verso il futuro con determinazione. Da dove siamo partiti? Siamo partiti da una realtà complessa, frammentata, spesso ostacolata da chi non credeva nel valore collettivo del lavoro e nella forza del cambiamento. Eravamo circondati da sfide enormi e da sistemi radicati che sembravano intoccabili. Ma non ci siamo mai arresi. Cosa abbiamo fatto insieme? Insieme abbiamo costruito un percorso di partecipazione, di ascolto e di lotta per i diritti. Abbiamo affrontato le sfide con coraggio e visione, dimostrando che uniti possiamo superare qualsiasi ostacolo. Abbiamo creato una storia che ci distingue, una storia che è fatta di impegno, di sacrifici condivisi e di conquiste concrete”.
“La nostra storia ci distingue – prosegue Somigli –. Non è solo una questione di numeri e risultati, ma di identità, di credibilità e di valori. È una storia che parla di tutti noi, del nostro lavoro, della nostra dedizione e della nostra capacità di essere un punto di riferimento per chi crede nella giustizia sociale e nei diritti dei lavoratori della scuola. I risultati sono stati degni di tutti noi. Ogni passo che abbiamo fatto, ogni traguardo che abbiamo raggiunto, è stato il risultato del nostro impegno collettivo. Non abbiamo mai corso da soli. Lo abbiamo fatto insieme, fianco a fianco, e ogni volta abbiamo tagliato il traguardo con la forza della nostra unità. Ora, però, ci troviamo davanti a una nuova sfida. Manca l’ultimo miglio. È il tratto più difficile, ma anche quello più importante. Questo ultimo miglio dobbiamo percorrerlo insieme, con determinazione e coraggio, per sconfiggere il male che ci circonda”.
“Alle prossime elezioni per le Rsu – continua Somigli – avremo di fronte lo Snals, una scatola vuota, la Cisl, un sindacato lontano da quello che era un tempo e la Cgil che ha ormai perso il proprio spirito di lotta. Noi siamo diversi. Noi siamo qui insieme, per rappresentare tutti i lavoratori, tutte le persone che credono in noi. Siamo qui per fare la differenza, come sempre. Insieme possiamo farcela. Insieme possiamo essere l’alternativa, la voce di chi non si piega, la forza che rappresenta veramente i lavoratori della scuola. Insieme possiamo portare avanti la nostra missione con dignità, trasparenza e determinazione. Percorriamo questo ultimo miglio insieme. Con la forza del noi e con il senso del fare. Perché insieme possiamo vincere. Insieme possiamo rappresentare tutti. Insieme, possiamo fare la differenza”.
“Non era mai successo che un sindacato non firmasse il contratto di lavoro – sottolinea Turi –. Ma quel contratto apre all’affermazione di un modello competitivo che non potevamo accettare. L’insegnante non deve fare a spintoni con il collega per prendere un euro in più. Siamo di fronte a un tornante della storia che rischia di cambiare il contesto in cui siamo chiamati ad agire. Dobbiamo contrastare un disegno nettamente sfavorevole alla scuola e al paese. Ci dobbiamo confrontare sui temi reali. E quella di aprile diventa la partita delle partite. Dobbiamo porre un argine a una deriva che rischia di travolgere il mondo della scuola”.