Viterbo, Usb: “La città sigillata nel cemento. Cosa rispondono i candidati alle Regionali?”

VITERBO – Riceviamo da Usb Viterbo e pubblichiamo: “Il territorio è in continua trasformazione, ma a Viterbo il cemento è diventato ormai troppo ed è in continuo aumento con la perdita definitiva di intere zone boschive e protette.

Prendiamo atto degli annunci su cultura, ambientalismo e transizione ecologica del territorio, ma questi sono del tutto insufficienti se rimangono unicamente annunci.

La Tuscia è fra le città con maggior consumo di suolo, passa dai 68 ettari del 2020 agli 82 del 2021 ed è la 28esima provincia in Italia per suolo consumato nell’ultimo anno.

La maglia nera va sempre a Viterbo con 16,9 ettari, seguita da Bomarzo (+6,86). Terza Montefiascone (+6,51). Diminuiscono anche i comuni a zero consumo di suolo, rispetto al 2020: Calcata, Castel Sant’Elia, Grotte di Castro, Monte Romano e San Lorenzo nuovo contro i 15 della precedente edizione del rapporto.

 

Questo è dovuto alla volontà di concentrare servizi, residenze ed attività commerciali in poche aree appena fuori dal centro, abbandonando qualsiasi idea di recupero e riqualificazione delle strutture esistenti anche quelle di valore storico e culturale. Pensiamo al recentissimo smantellamento del Cinema Azzurro, dopo anni di chiusura, per sostituirlo con l’ennesimo punto vendita.

Nessuna azione concreta è stata mai messa in atto per rivitalizzare i centri storici, favorendone l’abitabilità rendendoli raggiungibili e fruibili, anzi. Locali, bar e movida sono stati tutti spostati in pochi metri quadrati, il risultato è un insieme di vie con musica altissima e bottiglie per la strada, forse attrattiva di poche ore per chi viene da fuori, non certo per chi quei posti dovrebbe viverli e renderli vivi.

Le politiche di governo del territorio che siano di maggioranza o opposizione devono produrre azioni concrete che partano dal fermo delle concessioni edilizie e commerciali per innalzare ancora mostri in cemento disabitati o presto chiusi. Riportiamo il modello di sviluppo di questa città a effettiva misura d’uomo, smettendo di favorire costruttori e speculatori o ambientalismo e cultura rimarranno, ancora, soltanto, annunci”.

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