di REDAZIONE-
VITERBO- Dopo anni di attesa e disagi, via Marescotti a Viterbo torna finalmente a essere illuminata. Dal dicembre 2020, in pieno lockdown, i lampioni della strada avevano smesso di funzionare, gettando il quartiere nel buio e lasciando i residenti in una situazione di insicurezza e degrado. Nonostante numerose segnalazioni al Comune, all’Enel e al Cev, la problematica è rimasta irrisolta per oltre tre anni, complicata da lungaggini burocratiche legate alla mancata cessione delle opere di urbanizzazione.
Lo scorso lunedì, 2 dicembre, però, i lampioni sono stati finalmente riaccesi. La sindaca Chiara Frontini ha annunciato l’intervento sui social, sottolineando la complessità della vicenda: “Una convenzione urbanistica decaduta, opere pubbliche non collaudate e mai prese in carico dal Comune. Ora è risolta”.
L’assessore Emanuele Aronne ha criticato aspramente i consiglieri di minoranza, accusandoli di non aver affrontato il problema durante i loro mandati precedenti: “Se si poteva fare, perché non lo avete fatto? Non era difficile, ci voleva tempo, voglia e serietà”. Le sue dichiarazioni, però, hanno sollevato polemiche per i toni utilizzati, con l’opposizione che ha stigmatizzato il suo atteggiamento.
I residenti, pur apprezzando la fine dell’incubo, non hanno accolto con entusiasmo la delegazione comunale, sottolineando che quanto fatto era un atto dovuto e che il lungo ritardo non trova giustificazioni.
Dopo quattro anni, via Marescotti può finalmente tornare a una normalità tanto attesa.
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