Al via “Eccentrici e solitari” con Vittorio Sgarbi

di MARTINA DI BARTOLO-
VITERBO- Oggi alle ore 11 si è svolta a Sutri la presentazione della mostra a cura di Vittorio Sgarbi dal titolo “Eccentrici e solitari”. Una mostra prodotta da Contemplazioni, che è stata resa possibile grazie a Intesa San Paolo. La mostra è iniziata con un corteo degli sbandieratori di Orte e di Amelia. Al riguardo Sgarbi ha detto: “Gli unici  colpi che vogliamo sentire sono quelli dei tamburi. Benvenuti a Sutri città di pace” presentando  dentro il museo di Palazzo Doebbing la mostra.

“C’è poco da dire e tanto da vedere – ha dichiarato il ministro Garavaglia – Noi abbiamo una grande responsabilità,  abbiamo un tema che è quello della sostenibilità. Il nostro obiettivo è quello di far conoscere tutta l’Italia anche fuori dai grandi centri per fare ricchezza diffusa. Abbiamo un patrimonio unico al mondo  e per questo abbiamo anche una grande responsabilità.  Dobbiamo far conoscere questo patrimonio, distribuendo il flusso turistico anche fuori dai grandi centri per diffondere ricchezza su tutto il territorio”.

“Sono lieto di intervenire in rappresentanza del sostegno che Intesa San Paolo fornisce a questa mostra – ha dichiarato Luca Balzarotti- Intesa San Paolo considera arte e cultura come risorsa strategica del Paese sul piano economico, culturale, sociale e occupazionale”.

“È mio compito dare il benvenuto nella nostra città a voi tutti – ha detto Lillo Di Mauro – Le mostre di palazzo Doebbing ci hanno permesso di farci conoscere, affidando la crescita economica e sociale della nostra città all’arte e alla bellezza”.

E’ stata la volta, quindi di Vittorio Sgarbi: “Questa mostra è un grande capriccio. Ci sono artisti noti e meno noti, artisti che oggi espongono per la prima volta.  risponde a pochi giorni di distanza alla biennale di Venezia dove il padiglione Italia è una vergogna nazionale”. Il noto critico d’arte e primo cittadino di Sutri ha, quindi, presentato i 19 artisti le cui opere saranno esposte al Museo di Palazzo Doebbing dal 29 aprile al 20 novembre 2022: Fortunato Duranti, Domenico Rambelet, Gianfilippo Usellini, Giannetto Fieschi, Lorenzo Tornabuoni, Vittorio Pescatori, Gaetano Pesce, Wainer Vaccari, Marco Lodola, Massimo Rao, Federico Maria Sardelli, Grazia Cucco, Giovanni di Carpegna, Roberto Ferri, Stefano Maffessanti, Adriano Fida, Alessandra Mattè, Alessandra Maxàculi, Amebe. Protagonista della mostra è una delle più importanti scoperte archeologiche degli ultimi anni, ovvero la scultura etrusca di San Gimignano, immaginata in dialogo con il celebre Efebo di Sutri.

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