Vivere in aree fortemente inquinate può rappresentare un rischio riproduttivo per i giovani

Nel comprensorio di Civitavecchia, grande fonte di inquinamento da oltre 70 anni, nasce il dubbio sulla fertilità maschile. Il dibattito sulla relazione tra ambiente e salute è sempre più attuale e numerosi studi scientifici ne monitorano gli effetti negativi sull’uomo. È emerso da un convegno recente sull’inquinamento ambientale e la salute umana che gli effetti nocivi riguardano in particolare gli apparati respiratori, cardiovascolari e riproduttivi.

Luigi Montano, uro-andrologo della ASI di Salerno, ha approfondito il tema durante il convegno, evidenziando come vivere in aree fortemente inquinate possa rappresentare un rischio riproduttivo per i giovani (Civitavecchia?).

Secondo Montano, in presenza di elevati livelli di inquinamento ambientale, la fecondità si riduce notevolmente. La sua ricerca sul campo ha coinvolto oltre duemila giovani in diverse regioni italiane e all’estero, con particolare attenzione alle aree fortemente inquinate come la Campania, Taranto, Brescia e la Valle del Sacco nel Frusinate.

Lo studio condotto dalla sua équipe ha evidenziato un maggiore accumulo di sostanze tossiche come metalli pesanti e diossine nel liquido seminale dei ragazzi che vivono nelle aree fortemente inquinate rispetto a quelli che vivono in contesti meno inquinati. Questo ha portato a una riduzione della capacità riproduttiva delle persone coinvolte. Inoltre, il team di Montano è stato il primo a scoprire la presenza di microplastiche nello sperma e nelle urine nel 2023.

L’allarme lanciato da Montano durante il convegno è stato chiaro: si sta avvicinando una catastrofe, con una riduzione del numero medio di spermatozoi del 50% negli ultimi 46 anni. Se non si interverrà a breve, potremmo dover considerare con il tempo un minaccia di estinzione per gli esseri umani in meno di 50 anni.

La ricerca scientifica, dunque, conferma che l’ambiente ha un impatto significativo sulla salute umana, in particolare sulla fertilità e sulla riproduzione. È fondamentale intervenire con politiche e azioni mirate per ridurre l’inquinamento e preservare la salute delle future generazioni.

Dr. Giovanni Ghirga
Pediatra

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