Il 4 novembre, Antonio Zappi ha ufficializzato la sua candidatura alla presidenza dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA), annunciando un programma ambizioso per traghettare l’organizzazione verso una nuova era. In vista delle elezioni del 14 dicembre, Zappi — originario di Viterbo e veneto d’adozione — si presenta come il promotore di una trasformazione che sappia bilanciare innovazione e tradizione, portando l’AIA a essere un’istituzione moderna e proiettata al futuro, senza però dimenticare i propri valori fondanti.
Cinque pilastri per l’AIA di domani
Il programma di Zappi si fonda su cinque assi portanti, sviluppati insieme alla base associativa, per rispondere alle esigenze del calcio contemporaneo.
1-Nuovo equilibrio tra gestione politica e conduzione tecnica: con la creazione di una direzione tecnica dedicata, formata dai migliori tecnici l’AIA si doterà di una struttura capace di lavorare in sinergia con la dirigenza Nazionale uniformando i percorsi tecnici delle varie commissioni. Obiettivo: garantire continuità, uniformità e qualità nella formazione arbitrale, dalla base ai vertici.
2- Autonomia economica e gestionale: Zappi punta a un’AIA più libera e flessibile nella ricerca di risorse esterne, rimanendo nel sistema federale ma con una nuova indipendenza contrattuale e giuridica. Tra le proposte, l’apertura a sponsorizzazioni esterne, la creazione di una Fondazione AIA per la gestione ottimale dei fondi e il riconoscimento delle Sezioni come associazioni sportive. Questo modello permetterà di incrementare rimborsi e indennità per gli arbitri della base, i dirigenti sezionali e regionali.
3- Tutela economica per gli arbitri di vertice: prevedendo forme di welfare come l’indennità di fine carriera, l’obiettivo è offrire sicurezza economica e incentivare la continuità dell’impegno all’interno dell’Associazione degli arbitri esperti, valorizzando il loro know-how anche oltre il campo di gioco ed interrompendo l emorragia di dirigenti verso Federazioni estere.
4 – Accesso gratuito negli stadi con un innovativo accredito “speciale”
Restituire agli arbitri il diritto di accedere agli stadi per accrescere le competenze arbitrali e migliorare la comprensione del gioco. In accordo con FIGC e Leghe professionistiche, verranno introdotte nuove modalità specifiche per facilitare questa opportunità.
5- Erasmus arbitrale permanente: per una generazione di giovani arbitri sempre più preparata al contesto internazionale. Attraverso sponsorizzazioni, Zappi vuole continuare ad alimentari progetti di formazione all’estero di cui ne è stato l’ideatore, introducendo anche corsi gratuiti di inglese per tutti i giovani arbitri.
Infine, Zappi intende porre al centro del proprio mandato la tutela della sicurezza degli arbitri, con una linea dura contro gli episodi di violenza che ancora affliggono il calcio italiano, specialmente nelle categorie inferiori. Zappi dichiara: “la presenza di un nostro ragazzo sul terreno di gioco di una squadra violenta non sarà più scontata”
“L’AIA sarà sempre più un luogo di valori, di crescita e di opportunità”, ha dichiarato Zappi, sintetizzando così la sua visione di un’associazione capace di evolvere per rispondere alle sfide di oggi e di domani.
“Dove c’è un giovane, noi ci saremo!”