Commemorati i caduti del “fatto d’arme di Monterosi“

Monterosi (VT) – Nel solco di una tradizionale amicizia e collaborazione , anche quest’anno l’Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori d’Italia (A.N.G.E.T.) e il Comune di Monterosi hanno commemorato l’eroica morte, avvenuta il 9 settembre 1943, del Sottotenente del Genio Ettore Rosso, dei quattro genieri Pietro Colombo, Gino Obici, Gelindo Trombini, Augusto Zaccanti, e dei due cavalleggeri ad essi di scorta., nel combattimento per arrestare l’avanzata delle truppe tedesche dirette verso Roma, da allora detto “il Fatto d’Arme di Monterosi“, in quanto si svolse in prossimità del  suo abitato.

La scelta consapevole e senza esitazioni del Sottotenente Ettore Rosso,  decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare, e dei soldati al suo comando di non arrendersi all’ultimatum del nemico, ma di restare sul posto e far esplodere un automezzo carico di mine, pur di compiere ad ogni costo la missione loro affidata di fermare il nemico, fu uno degli innumerevoli episodi di eroismo dei tanti militari e civili caduti per riguadagnare la libertà all’Italia tutta.

Come ricordato nel discorso del Presidente Nazionale ANGET, Gen. C.A. in congedo Marios LOMBARDO, ai Caduti di quel giorno a Monterosi è dedicato un Sacrario collocato proprio nelle vicinanze del luogo dove fino al 1965 vi era “una semplice croce di ferro con alla base sette elmetti….una croce certamente mai dimenticata  dalla comunità di Monterosi, nè dai genieri in vita e dalla nostra Associazione”, la quale, Egli ha aggiunto, ha condotto anche una approfondita ricerca sui  due cavalleggeri “completando una pagina della storia ,confermando l’identità dei due cavalleggeri” i cui nomi, ANGELO GARGANTINI e PAOLO NUCI, al termine del discorso sono stati solennemente proclamati, con il saluto dei Reparti schierati, al suono della  “Marcia del Piave” e saranno a cura dell’ANGET scolpiti sull’urna restaurata. Oltre al Sindaco di Monterosi, Dott. Sandro GIGLIETTI, erano presenti presso il Sacrario, il Comandante della Brigata Granatieri di Sardegna, Gen. B. Giovanni BRAFA MUSICORO, il Presidente Nazionale dell’ Associazione Arma di Cavalleria, Gen. C.A. Paolo GEROMETTA, il Col. SARDONE responsabile del Sacrario, il Direttore dell’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio Gen. Giulio MILONE, insieme con le altre autorità locali e militari e il Dr. Marco MARUCCO, nipote della Medaglia d’Oro Ettore Rosso.

La commemorazione, dopo il trasferimento in corteo, ha avuto il suo epilogo  con la celebrazione della S. Messa , sul sagrato della chiesa di San Giuseppe,  e la deposizione di una corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti di Monterosi, sito presso la Scuola Elementare intitolata a Ettore Rosso. Grazie alla collaborazione dei Comandi dell’Arma del Genio e di quello dell’Arma delle Trasmissioni, il ciclo delle celebrazioni era iniziato nella giornata di giovedì 12 settembre con l’esposizione ai fini didattici di cimeli storici del Genio e moderni apparati delle Trasmissioni, oltre alla proiezione di contenuti mediatici, in una mostra organizzata dall’ANGET e inaugurata dal Sindaco, visitata dalla cittadinanza locale e da  un nutrito gruppo di studenti accompagnati dal corpo dei docenti.

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