di MARIELLA ZADRO –
VITORCHIANO ( Viterbo) – Da un pezzo di castagno, trovato casualmente, nasce una scultura “Il Peccato Originale” che l’artista Angelo Russo, ha presentato al pubblico, sabato 9 novembre presso l’Auditorium di Sant’Agnese a Vitorchiano.
La scelta di presentare quest’opera nel paese di Vitorchiano, come ha spiegato il sindaco Ruggero Grassotti è stata una coincidenza fortuita: “Con l’artista, ha sottolineato, abbiamo costruito un collegamento con il patrono di Vitorchiano San Michele Arcangelo, difensore del bene, colui che scaccia il male. Ecco il collegamento con l’opera di Angelo Russo. Il peccato originale in relazione all’Angelo che difende il bene e distrugge il male, rappresentato da un serpente”.
Nel progetto sono stati coinvolti Francesco Biganzoli, che ha curato la parte fotografica e la prof.ssa Laura Principi nell’analisi dell’opera, in particolare i simboli scolpiti nel legno. Un pezzo di castagno (del peso di circa 70 kg) dalla forma tondeggiante, che per centinaia d’anni ha custodito la genesi del peccato originale:” Un serpente che con le sue lusinghe indusse Eva a mordere la mela proibita, a cui Adamo non riuscì a resistere”.
Nell’opera realizzata con la cera e posta alla sommità della scultura. “Eva poteva mangiare tutto, ma non quel frutto, per ordine di Dio. Il serpente però le promise immortalità e potenza, al pari del Creatore, ma così non fu e i due, con la loro disobbedienza, condannarono alla mortalità i loro discendenti”.
Altro simbolo, la foglia di fico, Russo l’ha posta come lingua del serpente e un occhio verde completa la testa del rettile. Il serpente tinteggiato color oro, avvolge a spirale il legno venato di colore scuro per esaltarne la materia, fino a toccarsi la coda, il “peccato originale” è venuto alla luce.
Presenti in sala tanti amici, Giulio Zelli, Giulio Marini, Gennaro Giardino, Ugo Nardini , Ivan Grazini, rappresentanze di associazioni culturali e alcuni artisti viterbesi, tra i quali, Giuseppe Fochesato, Massimo De Angelis e Luigi Riccioni che si sono complimentati per l’originalità dell’opera.
La presentazione è stata sottolineata dalle note della chitarra classica e l‘Oud, uno dei strumenti più popolari nella musica araba, di Riccardo Panfili.
La scultura sarà esposta con alcune opere pittoriche dell’artista, tra le quali “Il Galletto” esposto al MEAM, Museo Europeo d’arte Moderna di Barcellona, fino a domenica 17 novembre (ad ingresso libero) dalle ore 16:30 alle 19:00.