VITERBO- Riceviamo dalla Fials di Viterbo e pubblichiamo: “Avuta conoscenza del contenuto dell’articolo di cui all’oggetto “Asl Viterbo: proficuo incontro con i sindacati” e della riunione del 30-09-2024, tra la ASL Viterbo, i rappresentanti delle sigle sindacali CGIL-CISL-UIL e non la Fials, assente per impegni precedentemente assunti ed alcuni rappresentanti dei lavoratori (RSU), riteniamo utile fare alcune considerazioni:
Al di là dell’excursus fatto in tale occasione dal Commissario Straordinario della ASL Viterbo, sicuramente apprezzabile per le cose fatte ed i buoni propositi espressi per il futuro, dobbiamo ricordare a tutti che comunque i problemi segnalati nel volantino della Fials restano sul tappeto, a cominciare solo per citarne alcuni, da: mancate assunzioni di medici, infermieri, tecnici, OSS ed amministrativi; mancata liquidazione della indennità per gli operatori del Pronto Soccorso, decisa dal Parlamento Italiano per il sovraffollamento già da anni; liste d’attesa faraoniche, per interventi chirurgici, esami strumentali e diagnostici, che rischiano di aumentare se non si adeguano le prestazioni aggiuntive del personale del comparto, come indicato già dal Parlamento Italiano.
Sappiamo che molti dei problemi segnalati dalla Fials sono attribuibili a ritardi ingiustificati della Regione Lazio e non al Commissario Straordinario della ASL Viterbo, ma il nostro interlocutore primario resta la ASL Viterbo, la quale ci auguriamo, si farà portavoce presso gli organi regionali dei numerosi problemi esposti che riguardano la sanità pubblica ed anche la sanità privata accreditata.
L’intendimento della pubblica manifestazione della Fials del 1 ottobre scorso, peraltro riuscita benissimo, era ed è quello di riportare la sanità al centro dell’attenzione della pubblica opinione e delle autorità sanitarie sia locali che regionali affinché torni ad essere, un argomento prioritario e centrale nell’agenda politica. Certo quando ci viene riferito, che durante la citata riunione del 30 settembre 2024, i padroni di casa cioè la direzione, con atteggiamento di colposo silenzio, hanno permesso di mettere il “bavaglio”, ad un rappresentante dei lavoratori RSU regolarmente invitato, mentre a tutti è stato consentito di esprimersi liberamente, solo perché qualche arrogante e presuntuoso sindacalista ha stabilito “chi deve stare zitto e chi deve parlare”, allora, ci sorge il dubbio che forse nella ASL Viterbo, c’è un problema di fondo, che investe la sfera decisionale, della responsabilità e del rispetto dei ruoli. Certo non tutti i sindacalisti ed i sindacati sono uguali, ci sono quelli ai quali fa comodo mettere la polvere sotto al tappeto magari per convenienza personale, o per mantenere un livello informativo della massa dei lavoratori piuttosto basso per manipolarli meglio, o quelli, come nel caso citato, che hanno fatto della sopraffazione una scuola di pensiero ed un modello di vita. La Fials sarà sempre vicino, alla libertà ed al rispetto della dignità dei lavoratori”.